Protezione speciale, Ciriani: “È un grimaldello per i clandestini. Dobbiamo agire subito”
Fare chiarezza sulla protezione speciale ai migranti al centro dello scontro in Senato. “È soltanto uno degli aspetti del decreto, rimasto sullo sfondo dopo Cutro. Perché il segnale che volevamo dare subito era che gli scafisti non potevano più fare i loro comodi. E che in Italia si arriva in modo regolare. Adesso andava fatto un passo in più”. Così al Corriere della Sera Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento di Fdi. Che respinge la narrazione della sinistra sul tema sul tema della protezione speciale ai migranti, che troppo spesso complica e rallenta le espulsioni dei clandestini.
Protezione speciale, Ciriani: è un grimaldello per chiunque voglia entrare
“La protezione umanitaria o speciale è un grimaldello per cui chiunque entri in Italia poi difficilmente può essere espulso. Già sono farraginose le norme per espellere chi non ha alcun diritto di essere accolto. A differenza di chi fugge da una guerra, o viene perseguitato, o ha gravissime situazioni di salute. Ma con la protezione speciale si rende ancora più arduo dare accoglienza a chi ne ha davvero necessità e rimandare indietro chi non ne ha i requisiti”.
Se non agiamo ci sarà un continuo arrivo di clandestini
C’è il rischio di tendopoli e di illegalità ribatte come sostengono i sindaci delle grandi città del centrosinistra in rivolta? “Ma il discorso va rovesciato”, incalza il ministro di Fratelli d’Italia. “Se non agiamo, ci sarà un continuo arrivo di clandestini. Che sanno che troveranno qui una forma di regolarizzazione. Ma l’Italia non può essere l’approdo di tutti”. Calma e gesso sui distinguo della Lega che non ha ancora ritirato i suoi 21 emendamenti: “Vedremo in Aula. Ma io credo che quando si fa un accordo politico e si presenta un emendamento sottoscritto da tutti i partiti della coalizione, poi lo si rispetta. Credo che sarà così anche stavolta”.