Rottweiler sbrana una donna, un orso ammazza un runner. Animalisti scatenati: “Non li sopprimete”

6 Apr 2023 15:20 - di Leo Malaspina
E’ morta la donna aggredita ieri a Soldano, in provincia di Imperia, da un cane di razza Rottweiler: si chiamava Patrizia La Marca e aveva 53 anni. E’ stata vittima del cane del fratello che l’ha azzannata in più parti del corpo costringendo i carabinieri, intervenuti per provare a salvarla, a sparare al cane ferendolo. I medici dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona), dove la donna è stata trasportata con l’elisoccorso, hanno tentato di tenerla in vita, ma le ferite erano troppo devastanti. La donna, cugina della consigliera regionale Veronica Russo accudiva il cane mentre il fratello era in vacanza.

Misteriosi i motivi dell’attacco del rottweiler

Non si sa cosa abbia scatenato la furia del cane, che ha attaccato la donna e poi ha impedito di soccorrerla, ringhiando a chiunque si avvicinasse. Il rottweiler potrebbe essere abbattuto, ma gli animalisti sono già sul piede di guerra.  “Innanzitutto le nostre più sentite condoglianze per la morte di Patrizia La Marca, la donna di 53 anni morta a causa dei morsi del rottweiler di proprietà di suo fratello, siamo ovviamente vicini al dolore immenso che ha colpito questa famiglia, ma chiediamo di evitare l’abbattimento del cane e una seria inchiesta per verificare quali siano i motivi che hanno portato il cane ad aggredire la sorella del suo proprietario”, scrive l’Associazione italiana difesa animali. “Come Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente chiediamo appunto il non abbattimento del cane dando la nostra disponibilità qualora fosse necessario e senza voler scavalcare alcuno ma dando la disponibilità a lavorare insieme ad altre associazioni a riabilitare e poi trovare una nuova casa a questo rottweiler”.

Runner trovato morto: ipotesi di agguato di un orso

In Trentino, invece, ieri è stato rinvenuto il corpo di un runner. L’uomo, Andrea Papi, 26 anni, è stato trovato morto nei boschi di Caldes, nella zona della Val di Sole. Tra le ipotesi al vaglio dei carabinieri quella che l’uomo sia stato vittima di un’aggressione da parte di un mammifero di grandi dimensioni, molto probabilmente un orso. E’ da chiarire se il giovane sia stato colto da un malore e, una volta a terra, sia stato dilaniato dall’animale o se sia stato aggredito mentre correva. Il cadavere è stato portato in ospedale per l’autopsia. Per chiarire quanto accaduto sarà sottoposto ad accertamenti anche lo smartwatch per le rilevazione dei parametri vitali che aveva al polso. Intanto è in corso un comitato tecnico per la sicurezza con il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e il prefetto. Circa un mese fa nella stessa zona un 40enne, che stava facendo una passeggiata con il suo cane, era stato aggredito da un orso. Non hanno dubbi gli abitanti di Caldes: “È stato un orso“.

Animalisti in campo anche in difesa dell’orso

“Con il forte incremento della popolazione che ha portato al monitoraggio della presenza di circa 100 orsi in Trentino occorre garantire la sicurezza dei cittadini, dei turisti e degli allevamenti”, afferma la Coldiretti in riferimento alla morte del giovane runner che si sospetta sia rimasto vittima dell’aggressione da parte di un animale selvatico, probabilmente un orso, avvenuta in un bosco in Val di Sole. Anche in questo caso, gli animalisti sono scesi in campo. L’Ente nazionale protezione animali esprime profondo cordoglio per la scomparsa del runner 26enne, il cui corpo è stato trovato tra i boschi di Caldes, nel Trentino. “Al momento non c’è nessun elemento che permetta di stabilire con assoluta certezza le cause del decesso del giovane, ciononostante – rileva l’Enpa – alcuni esponenti politici locali non hanno perso tempo per strumentalizzare il fatto ed alimentare un clima di intolleranza, paura, odio nei confronti degli orsi. Orsi che già da ora, e senza alcun riscontro fattuale, vengono accusati di essere responsabili della morte del giovane, con l’evidente obiettivo di scatenare una vera caccia alle streghe”.

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