Sallusti ammutolisce la Bompiani e manda ai matti la sinistra a “Quarta Repubblica” su De Benedetti
Ginevra Bompiani zittita, Erasmo Palazzotto del Pd che dà in escandescenze: Quarta Repubblica offre una summa dello stato psicofisico della sinistra. E’ Alessandro Sallusti, direttore di Libero, con molta calma asfalta con poche parole gli ospiti del programma di Rete quattro. Nicola Porro inizia contro le parole indegne di De Benedetti sulla “demenza” del premier e del suo governo. Il “fattaccio” è accaduto giorni fa ma il conduttore e non solo lui è imbufalito. E non tanto per l’incontinenza verbale dell’ingegnere, ma soprattutto per la risatina della Schlein seduta accanto a lui durante la convention del “Domani”. A questo punto Sallusti, dopo aver visto la clip con gli insulti reiterati anche nei confronti dei membri del governo (“ignoranti, non sanno neanche quello che dicono”) ricordando chi è Carlo De Benedetti: “L’ing. De Benedetti ha pagato delle tangenti, questo è il nuovo farò del Pd! Il problema è la Schlein che è al suo fianco e sorride mentre lui dice queste cose”. Il sorriso accondiscendente della segretaria è, in effetti, sconcertante.
Le parole ignobili di De Benedetti: Sallusti contro Ginevra Bompiani
Porro coinvolge la scrittrice Ginevra Bompiani, sempre ostile contro la Meloni, per apre come giudichi gli insulti di De Benedetti. Naturalmente l’arrampicata sugli specchi culmina in una sostanziale “assoluzione” di De Benedetti. Parole derubricate a “diritto di criticare”. Lo stesso afferma Palazzotto, che giustifica gli insulti solo perché chi li ha pronunciati non ricopre cariche nel Pd. Ma il clima si surriscalda quando si toccano le frasi di Ignazio La Russa sull’attentato di via Rasella. Il presidente del Senato ha chiesto scusa, ma non basta per gli invasati della sinistra. Nonostante le scuse del numero uno del Senato, in studio Porro si trova a combattere con i nervi tesi degli interlocutori. La Bompiani strilla e sull’argomento resistenza non vuole ascoltare neanche le parole dello storico Ocone, giunto a mettere un un punto di vista storico equilibrato. Lo steso dem in studio si scalda. Mettono in gioco la “terzietà” che deve avere chiu ricopre una carica istituzionale. Allora Sallusti se la ride.
Sallusti manda in tilt la sinistra
Il direttore di Libero Sallusti ricorda a tutti gli scivoloni dei presidenti di Camera e Senato della sinistra, che sono sempre entrati a gamba tesa sul terreno politico: “La Boldrini, Bertinotti, Grasso quando ricoprivano cariche dello Stato parlavano anche alla destra? Allora perché La Russa dovrebbe parare all’elettorato di sinistra?!”. Una frase che di fatto ha ammutolito subito Ginevra Bompiani che in collegamento sbraitava attaccando la seconda carica dello Stato. La “terzietà” vale solo per gli esponenti del centrodestra.