Sangiuliano: giù le mani dai monumenti, gli ecovandali paghino di tasca propria i costi di ripulitura
Il ministero della Cultura si costituirà parte civile nei procedimenti penali che scaturiranno dagli ultimi casi di vandalismo a danno di monumenti avvenuti a Firenze, a Roma e in altre città. “L’ennesimo, gravissimo, episodio” di sabato alla Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, “è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c’entra assolutamente nulla con la tutela dell’ambiente”. Lo spiega in un’intervista al ‘Messaggero‘ il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano. “Stiamo studiando – aggiunge – una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia”.
“Ne ho già parlato con il ministro Nordio – spiega Sangiuliano – stiamo studiando soprattutto una sanzione amministrativa. Intervenire per ripristinare costa, e anche molto, perché occorrono personale specializzato e macchinari adeguati. Ebbene, chi compie queste azioni, in aggiunta alle norme penali che potranno essere inasprite, deve pagare di tasca propria”.
“Direi che ora basta. E basta anche con gli ammiccamenti. Ho chiesto a una commissione di esperti uno studio approfondito ma già posso anticipare – osserva il ministro – che secondo alcuni non è corretto affermare che si tratta di azioni dimostrative. I danni possono essere permanenti”. Quelli che agiscono – osserva – non sono eco-attivisti – aggiunge – “sono vandali e basta. Non hanno nulla a che fare con la difesa dell’ambiente. È nobile voler salvaguardare il mare, i fiumi, i monti, i boschi ma è altrettanto importante tutelare, come recita l’articolo 9 della Costituzione, il patrimonio storico e artistico della Nazione”.