Schillaci: «Evitare esami inutili per diminuire le liste d’attesa». La pandemia? «È alle spalle»

12 Apr 2023 10:09 - di Fulvio Carro
schillaci

«La medicina difensiva è un problema annoso, che porta ad aumentare la richiesta di esami e visite con un atteggiamento da parte dei sanitari sbagliato, perché moltiplica esami e visite e contribuisce moltissimo ad allungare le liste di attesa». Per questo «credo che la depenalizzazione» della colpa medica «e dare maggiore attenzione all’operato dei medici sia doveroso» per sconfiggere il fenomeno della medicina difensiva. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite del Tg1 Mattina. «Credo sia giusto e auspicabile che tutti i pazienti facciano gli esami che servono loro e bisogna evitare esami inutili che allungano le code e creano problemi sistema sanitario nazionale».

Schillaci e la depenalizzazione della colpa medica

Quello sulla depenalizzazione sarà «un provvedimento non tanto e non solo per i medici», ha sottolineato il ministro, «ma soprattuto per i pazienti. Tutti devono avere la possibilità di fare nei tempi dovuti gli esami di cui hanno bisogno. Penso soprattutto ai pazienti oncologici. Ritardare esami e cure per questi pazienti», ha ammonito Schillaci, «è qualcosa di inaccettabile».

Pandemia alle spalle, nessun problema sulle scorte dei vaccini

«Dopo 3 anni di sofferenza credo che abbiamo lasciato alle spalle la pandemia. Ci sono dati rassicuranti sulla pressione degli ospedali», ha puntualizzato Schillaci. «È chiaro che ci sarà la vaccinazione che consiglieremo ai pazienti fragili e agli anziani. Ma non abbiamo alcun problema sulle scorte dei vaccini». Un altro passaggio è sull’università. «Non un superamento del numero chiuso, ma un allargamento degli iscrivibili. Credo che già quest’anno il numero degli iscritti potrà aumentare di una quota tra il 20 e il 30%».

Autonomia, Schillaci: «È u’opportunità per superare le disuguaglianze»

«Sono le Regioni che oggi gestiscono gran parte della salute pubblica. E anche oggi ci sono livelli di assistenza diversi da regione a regione», ha poi detto il ministro. «Mi auguro che l’autonomia possa diventare l’occasione perché ci sia da parte del ministero un maggiore controllo su ciò che fanno le Regioni per accompagnare quelle in difficoltà e fargli avere dei modelli virtuosi da cui prendere esempio». L’autonomia è «un’opportunità per superare le disuguaglianze e non per allargare le disuguaglianze che purtroppo ancora oggi ci sono».

 

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