Scuola, Valditara spiega che cos’è e cosa farà il tutor: piano personalizzato per ogni studente
La “rivoluzione” del governo e del ministro Valditara sulla scuola parte dal tutor. È una figura destinata a diventare centrale. «Intendiamo dare a ogni ragazzo la possibilità di realizzare i propri talenti. Allora il tutor sarà un docente particolarmente formato in materie psicopedagogiche. E a questo riguardo abbiamo appena aperto le iscrizioni perché i docenti di scuola superiore possano partecipare a questo corso di formazione, che si concluderà poi a fine maggio. Il tutor avrà la straordinaria opportunità di insieme con i suoi colleghi personalizzare la formazione dei ragazzi». Lo ha affermato ministro dell’Istruzione e del Merito, a “Il ministro risponde”. È il nuovo format video web in cui viene intervistato ogni settimana da Maria Latella sull’attualità scolastica.
Valditara e il tutor: va favorito il recupero dei ragazzi
«Bisogna individuare, quindi, un piano personalizzato per ciascuno studente. Nello stesso tempo bisogna favorire il recupero per quei ragazzi che magari sono più indietro nella preparazione», ha spiegato Valditara soffermandosi sul tutor. «Oppure anche per quei ragazzi che in classe si annoiano perché sono molto avanti. L’idea quindi è quella di trovare delle soluzioni formative che siano modellate sui talenti di ciascuno e che soprattutto valorizzino le abilità di ciascuno. Partiremo dalla prima media per un ciclo di otto anni complessivi. E ogni tutor potrà arrivare a guadagnare oltre 4.700 euro per l’attività curriculare, e per l’attivita extra curriculare, perché ci sarà anche un’attività pomeridiana molto importante. Abbiamo stimato circa 3mila euro ulteriori».
Aiutare chi non ha la possibilità di pagare i docenti
«Questo significa coinvolgere anche i docenti delle singole materie, matematica, italiano che dovranno partecipare. Anche per loro ci saranno delle risorse. In questo modo veniamo incontro alle esigenze di quei ragazzi che magari rischiano di rimanere sulla strada il pomeriggio perché i genitori lavorano. O che non hanno la possibilità di pagare docenti di supporto per le ripetizioni», ha aggiunto ancora Valditara. «Quindi è una grande sfida: vuol dire che al pomeriggio questi ragazzi avranno l’opportunità di approfondire e studiare con degli insegnanti che saranno appositamente pagati».
Valditara: per il tutor prima tranche di 150 milioni
Il ministro Valditara puntualizza che per i docenti tutor sono stati stanziati 150 milioni di euro come prima tranche per gli ultimi tre anni delle superiori. «Poi partiremo dalla prima media», ha specificato il ministro. «Abbiamo stanziato 600 milioni per il potenziamento delle materie scientifiche, matematica, fisica, chimica. Poi ci saranno 300 milioni di euro destinati specificatamente per pagare questi docenti che al pomeriggio assisteranno i ragazzi. E abbiamo complessivamente un miliardo e 200 milioni aggiuntivi rispetto a tutte queste risorse per la lotta alla dispersione scolastica».