Serracchiani, la ridicola giustificazione della batosta del Pd: “Colpa del vento di destra”. Il web si sganascia
Effetto Schlein al contrario. Non si è fatto sentire in Friuli-Venezia Giulia, dove il Pd tracolla al 16,5% e gli alleati 5 Stelle cadono nel baratro del 2,4%. Serracchiani prima e segretaria dopo danno un’incredibile spiegazione entrambe: colpa del “vento”. Male, malissimo la prima prova di intesa con il Movimento di Conte. Singolari e surreali le “supercazzole” delle dichiarazioni per spiegare l’ennesima débacle. Ha ragione Libero a titolare “Che ridere”. E non perché sia costume ridere delle disgrazie altrui, ma perché tutto l’accanimento terapeutico delle sinistre per demolire Meloni e il suo governo sono del tutto inutili. La segretaria Schlein non vuole intestarsi la sconfitta, ma fa ridere, appunto, la sua dichiarazione: «Il vento della destra nonostante tutto è ancora forte». Così la leader del Pd per quasi tutto il giorno preferisce non metterci la faccia. E’ vero che Schlein è segretaria da poco più di un mese. Ma non siamo stati noi, appunto, da un mese a questa parte a salutare dopo ogni sondaggio in cui il Pd ha preso uno- due punti in più, “santa Elly”; come colei che con il suo tocco avrebbe rinverdito le sorti del disastrato partito lasciatole da Letta. Per cui si può a buon diritto parlare di effetto Schlein al contrario.
La “supercazzola” di Serracchiani e Schlein
E anche Debora Serracchiani, che ha parlato in quanto ex presidente del Friuli Venezia Giulia, ha usato incredibilmente la stessa metafora atmosferica della Schlein: “Siamo di fronte a un traino nazionale, la campagna elettorale è stata trainata dal vento favorevole per la destra, noi abbiamo giocato in una posizione più difficile”. Insomma per la Serracchiani la sconfitta è colpa del “vento che soffia a favore del centrodestra“. Mai una autocritica. Infatti la stessa ha aggiunto: “Non siamo arrivati per caso a una coalizione di questo tipo”, con Pd e M5s assieme a tante liste civiche, “candidando Moretuzzo”. Eppure, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, pare che dalle parti dei dem ci sia delusione e che la frase che gira di più sia una sola: “Paghiamo il fatto che il nostro candidato Moretuzzo non era molto conosciuto”. Già, non lo sapevano prima? Ma per Debora Serracchiani è colpa del “vento”. Vento ostile, perché di destra.
Serracchiani da ridere: se il Pd perde invoca il “vento di destra”
Poi, non rendendosi conto che la campagna elettorale è finita e che ha fallito il primo test con l’alleanza dem-5s, la Serracchiani si avventura in un attacco forzato: “Se entriamo nel merito, la nostra regione ha bisogno di fare quegli investimenti che nonostante i tanti soldi di questi anni non sono stati fatti. Ora, se non vengono spesi i fondi del Pnrr è un problema per tutti. Il programma ci ha tenuto insieme e e quel programma ci deve tenere insieme anche nel lavoro di opposizione”. Che vuol dire, che andranno avanti insieme usque ad finem? Dopo le sconfitte nel Lazio e in Lombardia, tali parole sembrano la solita supercazzola stile Pd…”. La butta sul Pnrr, ma il web la punisce con commenti al vetriolo: “Ora vuoi fare la maestrina, tu che non hai neanche avuto il coraggio di ricandidarti in Friuli…”. Ancora: “Lei è al corrente che tutti i paesi europei sono indietro più di noi e alcuni hanno già rinegoziato? Con queste affermazioni confermate di non avere idee, ma siete solo capaci di andare contro”. E poi: “L’Italia può fare a meno di pidioti trombati che raccontano la solita storiella (dimissioni e fascismo)”. Può bastare.