Sirchia: «Berlusconi ha patologie curabili, anche se la leucemia lo rende fragile»
Girolamo Sirchia puntualizza subito che Berlusconi è affetto «da patologie curabili. E, per quanto fragile, mi aspetto un esito positivo delle terapie». All’Adnkronos il ministro della Sanità nel Governo Berlusconi II dal 2001 al 2005 ed ematologo esperto di trapianti, augura al leader azzurro di «rimettersi presto».
Sirchia, per Berlusconi ci sono cure efficaci
«Ho informazioni indirette», sottolinea, «e non entro nel merito. Sappiamo però che ha una leucemia mieloide cronica che è una malattia che può andare avanti molti anni. E abbiamo nuove cure efficaci. Certo è una malattia importante, in quanto indebolisce le sue risposte immunitarie. Probabilmente la polmonite deriva proprio da questo. Ma anche la polmonite si può curare oggi molto bene, con strumenti assai efficaci». A partire da queste considerazione, «sono orientato a pensare ad un esito positivo di questa brutta avventura».
La leucemia rende il paziente più fragile
Purtroppo, continua Sirchia soffermandosi su Berlusconi, la leucemia «rende più fragile» il paziente e «questo è il vero guaio perché tutto è reso più complicato dalla vulnerabilità, ma gli elementi per essere ottimisti ci sono».
L’oncoematologo: impensabile trapianto a over 65
«Un raro tumore del sangue. Se si acutizza, la prognosi è infausta impensabile il trapianto agli over 65». Claudio Cerchione, dirigente medico ricercatore presso la Divisione di Ematologia dell’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori “Dino Amadori” e presidente della Società italiana di oncoematologia, spiega così la diagnosi fatta dai colleghi del San Raffaele a Silvio Berlusconi.
L’eccesso di globuli bianchi
«Il termine leucemia deriva da “sangue bianco”, ad indicare l’eccesso di globuli bianchi che si riscontra in queste patologie», spiega Cerchione a “Repubblica”, «tra cui differenziamo forme acute, ad insorgenza improvvisa e devastante, e forme croniche, a decorso molto spesso più indolente e subdolo. Tra le leucemie croniche c’è la mielomonocitica cronica, un raro tumore del sangue, non ereditario, che colpisce le cellule staminali del midollo osseo e insorge generalmente fra i 50 e i 70 anni».