Standing ovation per Zelensky alla conferenza sull’Ucraina. Lui si commuove: “Gloria all’Italia” (video)
Una standing ovation e lunghissimo applauso hanno accolto l’intervento di Volodymyr Zelensky alla conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’Ucraina, promossa dal governo a Palazzo dei Congressi a Roma. Il presidente ucraino, che era in videocollegamento e si è commosso alla fine del suo intervento, ha ringraziato più volte il governo e il popolo italiano per il sostegno. Il premier Giorgia Meloni, che alla conferenza ha incontrato il premier ucraino il primo ministro dell’Ucraina Denys Shmyhal, ha invitato Zelensky in Italia: “Spero che tu possa venire qui di persona il prima possibile”. “Viva l’Italia, viva l’Ucraina”, ha aggiunto Meloni. Zelensky oggi ha anche avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping, il primo dall’inizio della guerra.
Zelensky si commuove alla conferenza per l’Ucraina: “Gloria all’Italia e slava Ukraini”
La misura di cosa abbia significato per Zelensky il collegamento con Roma l’ha data un piccolo fuori programma di cui si è reso protagonista. Dopo aver finito il suo intervento, infatti, il presidente ha chiesto nuovamente la parola e, in italiano, ha voluto “ringraziare personalmente Giorgia per le sue parole” e “l’Italia per il suo sostegno”. “Gloria all’Italia e slava Ukraini”, ha quindi detto Zelensky. Il presidente ucraino, poi, accogliendo con favore anche la candidatura italiana lanciata da Meloni a ospitare una nuova conferenza per la ricostruzione nel 2025 ha ribadito l’auspicio che il lavoro per rimettere in piedi il Paese inizi il prima possibile. Un intento per altro già espresso da Meloni, e non da oggi: ne parlò per la prima volta durante la sua visita a Kiev.
Il presidente ucraino si rivolge alle aziende italiane
“Cara Italia, grazie – ha detto Zelensky nel suo intervento – per aver organizzato questa conferenza per sostenere e ricostruire l’Ucraina. So che i rappresentanti di tante imprese italiane mi ascoltano e vorrei parlare loro non soltanto come rappresentanti del business, ma come genitori, figlie, figlie. Noi siamo tutti insieme nel desiderio della libertà, della sicurezza, del benessere per i nostri genitori, per i nostri figli per le nostre città per i nostri paesi. Di queste vi propongo di parlare e di come dare più libertà e sicurezza ai bambini, al popolo a le città ucraine”. “Invitiamo le vostre aziende a costruire un futuro sicuro per tutti”, ha proseguito il presidente ucraino, chiarendo che “non vogliamo solo ricevere aiuti, ma sviluppare nuove capacità” e dicendosi “certo” che le aziende italiane “possano contribuire a una storia di successo ucraino”.
“L’Italia costruisca la nuova sicurezza del mondo insieme a noi”
Zelensky, quindi, ha ricordato che “c’è molto da fare” in Ucraina, poiché dalla Seconda guerra mondiale nessun Paese “ha mai visto una distruzione del genere”. Ma, ha aggiunto, “adesso questa guerra ci porta delle opportunità per un futuro di sviluppo”. Il presidente ucraino ha poi citato i settori energetico, delle infrastrutture e delle forze armate e ha sottolineato che “sappiano come finirà questa guerra che la Russia ha iniziato” con Kiev che “non cederà mai il proprio territorio al nemico” e infine “avrà la possibilità di far parte della famiglia europea”. “La nostra esperienza di difesa – ha aggiunto – è una storia di successo e sarà la base della sicurezza del mondo futuro. L’Italia costruisca la nuova sicurezza del mondo insieme a noi”. Ma, soffermandosi sulle devastazioni perpetrate dalla Russia, ha anche parlato delle scuole e degli ospedali da modernizzare e delle “tantissime materie prime”, dal litio al gas, fino a quelle alimentari di cui l’Ucraina è ricca. Possiamo “sostituire le aziende russe in moltissimi settori”, ha affermato.
La telefonata tra Zelensky e Xi Jinping
Nella giornata di oggi Zelensky ha avuto un altro importante scambio internazionale: una telefonata con il presidente cinese Xi Jinping. A darne notizia è stato lui stesso su Twitter, dove ha parlato di “colloquio lungo e significativo”. “Credo che questa telefonata, così come la nomina dell’ambasciatore dell’Ucraina in Cina – ha commentato – darà un forte impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali”. Secondo quanto riferito dall’agenzia ufficiale cinese Xinhua, Xi ha detto a Zelsnky che il “dialogo” e i “negoziati” sono l’ “unica via d’uscita” possibile per la crisi ucraina. La Cina, ha aggiunto, è “sempre dalla parte della pace” e sulla “crisi ucraina” la sua posizione è di “promuovere la pace” tramite i colloqui.
Pechino invierà in Ucraina il Rappresentante speciale del governo per l’Eurasia
Ancora secondo quanto riportato dall’agenzia cinese, Xi ha assicurato che la Cina, come membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e “grande Paese responsabile”, non sceglierà di essere uno “spettatore” della “crisi ucraina” né di “gettare benzina sul fuoco” o di sfruttare la situazione per i propri interessi. Inoltre, ha aggiunto, le sue azioni, ha aggiunto ancora Xi, sono “alla luce del sole” e “perfettamente legittime”. Pechino, quindi, tramite la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha fatto sapere che Xi Jinping invierà il Rappresentante speciale del governo per l’Eurasia in Ucraina e in altri Paesi per comunicazioni approfondite con tutte le parti su una soluzione politica della crisi. “Si spera che tutte le parti riflettano seriamente sulla crisi ucraina e esplorino insieme modi per portare pace e stabilità durature in Europa attraverso il dialogo”, ha aggiunto in una serie di tweet la portavoce, che ha rivendicato che “tutto ciò che fa la Cina è leale”.