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Stato emergenza sondaggio

Stato d’emergenza, il 54 per cento degli italiani sta col governo. Il sondaggio che umilia la sinistra

Politica - di Federica Argento - 17 Aprile 2023 - AGGIORNATO 18 Aprile 2023 alle 10:20

Il sondaggio di Fabrizio Masia piomba durante la trasmissione Agorà su Rai 3 e gela gli animi baldanzosi delle sinistra. Sull’emergenza immigrazione e la dichiarazione dello stato d’emergenza i cittadini stanno dalla parte del governo. A confermarlo il sondaggio di Fabrizio Masia, in collegamento con la trasmissione. Il direttore generale di EMG Acqua conferma il sostegno degli italiani al governo Meloni riguardo la dichiarazione dello stato di emergenza sull’immigrazione. Il 54 per cento degli italiani concorda con l’esecutivo, dunque, siamo ben oltre i numeri dell’attuale maggioranza di governo.

Stato d’emergenza, sondaggio Masia: “Gli italiani anche di orientamento di sinistra lo riconoscono”

“Il campione analizzato riconosce che esiste uno stato di emergenza, quindi la dichiarazione è necessaria“, spiega Masia, anche per chi “ha un orientamento più sinistrorso”. Gli italiani hanno cioè recepito il senso della decisione, come ha spiegato più volte il titolare dell’Interno Piantedosi, doverosa  in quanto permette all’esecutivo “di dotarsi e di dotarci di procedure semplificate per poter essere all’altezza della sfida di questa complessità: cioè fasi di concentrazione acuta degli sbarchi su luoghi ben definiti, che sono soprattutto i luoghi di sbarco di Sicilia e Calabria e quindi di procedere a tutti gli adempimenti conseguenti con modalità più celeri”. Più scettico il 34 per cento degli intervistati, convinto che si tratti di una presa di posizione “inutile”. Il restante 12 per cento si dice non in grado di rispondere.

La follia delle regioni rosse

Il “boicottaggio” delle regioni di sinistra si rivelerà controproducente se i governatori continueranno a enunciare questioni di principio che in nulla aiutano a risolvere il problema con tempestività. Strilla Bonaccini: “Non è mai successo che un provvedimento così importante, una volta decretato lo stato di emergenza nazionale, venisse comunicato in via telematico ai presidenti di Regione; chiedendo di dire sì o no in poche ore senza nemmeno convocarci in presenza. Un provvedimento vergognoso già nel metodo e inefficace nel merito”, si lamenta il  presidente della regione Emilia Romagna, a Cinque minuti su Rai1. Ha poco da scherzare: “”Due mesi fa io dissi al governo che si rischiava una emergenza. Il governo mi disse che non c’era alcun rischio di emergenza. Una settimana fa hanno decretato addirittura lo stato di emergenza nazionale: dopo quella, cosa chiamano, l’esercito?”

Rampelli: “La sinistra confonde gli istituti giuridici”

Non è il tempo delle battute insulse. Ribatte il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: “La protezione speciale è uno status giuridico suppletivo rispetto alla protezione internazionale prevista dalla legislazione europea ed extraeuropea. Se qualcuno sostiene il contrario significa che confonde gli istituti giuridici. Nella scorsa legislatura sono stato primo firmatario di una pdl abrogativa; affinché venisse meno non solo l’ibrido normativo italiano; usato dai trafficanti di uomini per ingrossare le file delle loro tratte di schiavi. Ma anche per mettere l’Ue di fronte alle sue responsabilità”.

 

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di Federica Argento - 17 Aprile 2023