Stupro alla Festa dell’Unità, FdI contro l’imbarazzante silenzio del Pd e della Schlein
«Sconvolge ed indigna profondamente lo stupro di una 15enne, alla festa dell’Unità a Bologna, da parte di un coetaneo di origini africane, mentre gli amici filmavano. Ancora più sconcertante il silenzio degli esponenti della sinistra felsinea. Non vogliamo pensare che questo atteggiamento sia dettato dalla volontà di “insabbiare” questa terribile ed inaccettabile violenza. In attesa che la magistratura chiarisca le dinamiche dell’accaduto, la politica si faccia sentire e non cerchi di minimizzare una violenza abominevole sotto ogni profilo». Lo dichiara, in una nota, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Stupro alla festa dell’Unità: la Schlein tace, parla solo la federazione bolognese
Mentre Elly Schlein, solitamente così prodiga di dichiarazioni, si guarda bene dal commentare. Il lavoro sporco viene affidato alla federazione bolognese, che in una nota argomenta in questi termini il silenzio, durato oltre 6 mesi, sulla vicenda.
«Leggiamo non senza stupore e amarezza su alcuni giornali della destra accuse mosse al Pd Bologna per la terribile notizia della violenza sessuale verificatasi negli spazi dove si tiene la Festa dell’Unità».È quanto scrive in una nota il Pd di Bologna dopo le accuse arrivate dal centrodestra.
La motivazione sdegnata della Federazione bolognese del Pd: abbiamo taciuto per rispetto della vittima
«L’accusa che ci viene mossa – prosegue la nota dei dem – va dal silenzio di comodo a quello, addirittura, di voler nascondere la cosa, come se peraltro fosse possibile. Vorremmo chiarire una cosa. Per noi una violenza sessuale è una violenza sessuale. Ovunque questa avvenga. E non mancheremo mai di denunciare, di esprimere la nostra solidarietà e la vicinanza fattiva a chi ne è vittima, così come la più ferma condanna per chi la commette».
«Ciò che è manchevole nelle notizie raccontate fino ad adesso è un passaggio: la famiglia della ragazza si è subito rivolta alla direzione della Festa per chiedere aiuto, trovare i ragazzi e consegnarli ai carabinieri, che ringraziamo. E questo è ciò che è stato fatto. Trasformare il doveroso rispetto e riserbo, in questa fase, nei confronti di chi ha subito violenza per un atto di silenzio connivente è vergognoso. Non vogliamo trasformare in argomento di bassa propaganda e polemica politica una vicenda come questa».
Stupro alla festa dell’Unità: se la notizia fosse uscita a una settimana dal voto?
Dietro la motivazione ufficiale del “doveroso riserbo” non sfugge che, in altri casi, anche nella città di Bologna, con vittime e autori minorenni, la notizia era finita sui giornali in poco tempo. Un esempio per tutti? Lo stupro di Capodanno a Roma del 31 dicembre 2020. Pochi giorni dopo era su tutti i quotidiani. La vittima era una sedicenne, figlia di un diplomatico spagnolo e tra gli accusati c’erano diversi minorenni.
Non sfugge a nessuno inoltre, che la violenza sessuale alla festa dell’Unità a Bologna, sia avvenuta domenica 18 settembre 2022, esattamente una settimana dal 25 settembre, giorno cruciale delle elezioni politiche, poi vinte dal centrodestra. Quel silenzio è stato deciso solo per proteggere la ragazza e le indagini?