Su Lady Soumahoro le pesanti accuse dei pm: “Usava i soldi dei migranti per fare shopping da Ferragamo”
Voleva lo sblocco dei suoi conti correnti, centinaia di migliaia di euro, ma i pm hanno detto no a Lady Soumahoro, la moglie del parlamentare eletto con la Sinistra e i Verdi, il “re” delle coop dei migranti che si è trovato catapultato, a pochi giorni dalla sua elezioni, nello scandalo dei fondi utilizzati dalla moglie e dalla suocera forse per fini personali, piuttosto che per aiutare i suoi cari immigrati. La Procura di Latina, ieri, ha chiuso le indagini con pesantissime accuse a carico di Lady Soumahoro: “La condotta in contestazione, oltre ad essere indicativa di una certa spregiudicatezza, si inserisce in un sistema connotato da rilevanti opacità nella gestione degli ingenti fondi assegnati alla cooperativa sociale e agli altri enti coinvolti, fondi in parte rendiconti, in parte utilizzati per altri scopi apparentemente estranei allo scopo sociale (acquisto di beni presso negozi di abbigliamento di lusso, tra cui Ferragamo a Roma)”. Il riferimento ai soldi spesi nel negozio di lusso è pesantissimo.
La Procura di Latina chiude le indagini su Lady Soumahoro
La Procura di Latina ha inviato gli avvisi di garanzia a tutti i membri della famiglia della compagna dell’onorevole Soumahoro, da Liliene Murekatete (nel cerchio in alto), al fratello Michel Rukundo, alla madre Marie Therese Mukamitsindo e all’altro figlio Richard Mutangana. Nel mirino le spese pazze con soldi pubblici, quelle che secondo il parlamentare eletto e poi rinnegato dalla sinistra, sarebbero l’esercizio del “diritto all’eleganza” da parte della moglie Liliene. Il ricorso degli imputati, sullo sblocco dei fondi, è stato rigettato dalla Procura di Latina: si tratta di oltre 650mila euro che sarebbe il frutto di finanziamenti, bandi, contributi.
In difesa di Lady Soumahoro era arrivata anche qualche donna di sinistra, come la giornalista Conchita De Gregorio, secondo cui “Murekatete deve rispondere di quello che ha fatto non della sua borsetta”, scrisse in riferimento ad alcune foto pubblicare su Fb.