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Sudan, combattimenti a Khartum tra esercito e milizie filorusse. Attaccato il palazzo presidenziale

Cronaca - di Redazione - 15 Aprile 2023 - AGGIORNATO 15 Aprile 2023 alle 17:53

Spari ed esplosioni nel centro di Khartoum, vicino al quartier generale militare, tra l’esercito regolare, guidato dal presidente del Consiglio di transizione e comandante in capo dei militari del Sudan, il tenente generale Abdel-Fattah Al-Burhan, e le milizie dell’Rsf, le Forze di rapido supporto, una formazione paramilitare sotto il controllo del vicepresidente del Consiglio di transizione Mohamed Hamdan Dagalo e appoggiata dal gruppo Wagner.

La difficile transizione governativa in Sudan

La tensione tra esercito e paramilitari dura da tempo e ruota intorno alle modalità di integrazione delle due forze, che rappresenta una delle condizioni dell’accordo per la transizione a un governo civile dopo il golpe militare dell’ottobre del 2021, che secondo alcuni analisti sarebbe ritardata proprio dal legame tra Rsf e Wagner. I vertici dell’esercito regolare vorrebbero una rapida integrazione delle Rsf, ma Dagalo oppone resistenza indicando una scadenza a dieci anni.

L’attacco al palazzo presidenziale e all’aeroporto

L’esercito sudanese ha riferito che gli scontri sono esplosi dopo il tentativo di assalto al proprio quartier generale. Le Rsf hanno denunciato, invece, che uno dei loro campi a sud della capitale sarebbe stato attaccato. Confuse, allo stato attuale, anche le notizie sulla presa del palazzo presidenziale: le Rsf sostengono sia sotto il loro controllo, l’esercito nega. Secondo quanto riportato da alcuni media, le Forze di rapido supporto avrebbero preso il controllo anche dell’aeroporto. Sui Twitter sono già numerosi i filmati che mostrano colonne di fumo che si alzano dai palazzi e fra gli aerei sulle piste.

I combattimenti nel centro di Khartum

Ciò che è certo è che si combatte per le vie della città e che i colpi si sono sentiti in diversi quartieri. “I combattimenti, iniziati nella parte sud di Khartoum, si sono rapidamente diffusi attraverso il Nilo fino alla città gemella di Omdurman, dove residenti hanno detto che uomini armati hanno circondato gli studi dell’emittente statale”, si legge sul sito del New York Times.

La Farnesina agli italiani nella Capitale del Sudan: “Rimanete in casa”

Spari sono stati avvertiti anche nei pressi dell’Ambasciata italiana e l’Unità di crisi della Farnesina ha diramato l’allerta per gli italiani che si trovano a Khartoum: “Ai connazionali al momento presenti, si raccomanda di non lasciare la propria abitazione ed esercitare massima prudenza”. Un invito simile è stato rivolto ai propri cittadini anche dalle altre rappresentanze diplomatiche, fra le quali la russa e la statunitense. Lo stesso ambasciatore Usa, John Godfrey, ha fatto sapere su Twitter di essere stato costretto a ripararsi all’interno dell’ambasciata insieme allo staff della sede diplomatica.

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di Redazione - 15 Aprile 2023