Sul Libano volano razzi, Venerdì Santo di tensione per i militari italiani. A Beirut arriva Crosetto

7 Apr 2023 11:14 - di Lorenzo Peluso

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Il campo profughi palestinesi di Rachidiye è a pochi chilometri a nord della base dei caschi blu dell’Onu di Shama, nel sud del Libano, dove sono dislocati la maggior parte dei militari italiani impegnati nella missione ONU. Il campo profughi si trova lungo la strada di collegamento, l’unica, che porta da Al Mansouri all’antica città di Tiro. E’ questa l’area che l’esercito israeliano ha colpito durante la scorsa notte in rappresaglia al lancio di razzi che proprio dal sud del Libano hanno colpito Israele. Gli attacchi in territorio libanese sono stati violenti ed intensi ed innalzano la tensione, mai così alta sulla linea di confine tra Libano ed Israele dal 2006. Secondo l’esercito israeliano è questa l’area dove sarebbero localizzate postazioni del gruppo islamico Hamas nel sud del Libano.

La risposta non si è fatta attendere con le milizie palestinesi nella Striscia di Gaza che hanno lanciato almeno 44 razzi verso Israele. Tensione alle stelle e si teme un’escalation nelle prossime ore. L’esercito israeliano infatti ha precisato che l’attacco di ieri ha matrice certa del gruppo sciita libanese Hezbollah, e che “lo Stato del Libano è responsabile di ogni aggressione proveniente dal suo territorio”. Tutto questo proprio nel mentre in Libano è arrivato il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto per una visita istituzionale e per trascorrere il Venerdì Santo con i militari del Contingente italiano in Libano, impegnato nella missione UNIFIL. Arrivato a Beirut, Crosetto, accompagnato dall’ambasciatore d’Italia in Libano, Nicoletta Bombardiere, ha incontrato il primo ministro libanese Najib Mikati. Un momento delicatissimo per i caschi blu con il comandante in capo della missione Onu, il generale italiano Aroldo Lazaro, impegnato a tessere una fitta rete di comunicazioni che favoriscano la riapertura di un dialogo tra le autorità di Libano e Israele. ù

Intanto però il mondo arabo si schiera a difesa del Libano. Una “sfacciata aggressione” quella di Israele in Libano. E’ il commento di Hamas al raid di Israele nel sud del Libano che è proseguita con i bombardamenti nella Striscia di Gaza. L’appello intanto dei Caschi Blu ONU a “cessare le loro azioni da entrambi i lati della frontiera”. Lo stesso Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha tenuto una riunione a porte chiuse per discutere l’aggravarsi della crisi. C’è apprensione anche in Italia, tra le famiglie dei militari italiani impegnati lungo la Blue Line, la linea di confine a sud del Libano con Israele. Circa 1300 soldati italiani, su base della Brigata Folgore alla guida del generale Roberto Vergoni, inquadrati nell’Operazione Leonte giunta al 33esimo mandato. Nella Base di Al Mansouri poi operano gli elicotteristi di Italbatt al comando del colonnello Dario Paduano. Non è la prima volta che l’area è in stato di allerta, ma mai come in queste ore la tensione è altissima.

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