Terzo polo, Calenda attende Renzi al varco delle elezioni europee: oggi Iv non arriva al 4%
Mai appello pubblico fu tanto ignorato come quello sottoscritto da Enrico Costa (Azione) e Luigi Marattin (Italia Viva) per rianimare il Terzo polo. A pubblicarlo è stata Repubblica, ma a nulla è valso, nonostante cotanta tribuna. L’unico ad avergli dato un po’ di peso non è un politico, ma un esperto di sondaggi come Maurizio Passato, presidente della Swg, per altro molto scettico sulla possibilità di affidare ad un nome terzo il Terzo polo. «Se non c’è un accordo tra Renzi e Calenda, non basta un altro leader a risolvere la situazione», spiega all’Adnkronos.
Calenda convinto di superare lo sbarramento
Sui due si è detto e si è scritto di tutto e di più. Ma ora non resta che prendere atto del loro fallimento e della impossibilità sulla breve distanza di vedere all’opera un Terzo polo equidistante da centrodestra e centrosinistra e florido nei sondaggi nel contempo. Certo, da quelle parti c’è ancora chi non dispera di mettere insieme i cocci. Ma si tratta di chiacchiere funzionali solo allo scaricabarile in merito alle responsabilità della rottura in vista di un secondo tempo della vicenda. In ballo c’è soprattutto la scadenza elettorale europea del prossimo anno. Calenda è convinto di non avere problemi a superare lo sbarramento del 4 per cento. Non così Iv di Renzi, data dai sondaggi tra il 2 e il 3 per cento.
L’ex-premier guarderà al centrodestra?
L’ex-premier è dunque quello che rischia di più. I veleni in circolazione in queste ore escludono, tuttavia, che possa scoppiare la pace con Calenda. Più probabile, invece, che Renzi volga le sue attenzioni verso il polo di centrodestra, intestandosi, ad esempio, la battaglia garantista, in questo agevolato dall’aver assunto la direzione editoriale di un giornale riconoscibile in tal senso come il Riformista fin qui diretto da Piero Sansonetti. Si tratta, com’è chiaro, più di una scommessa, che di un progetto. Ma che al momento appare l’unica chance di cui dispone l’ex-Rottamatore per evitare di rottamare soprattutto se stesso.