Terzo Polo, liti pure sulla malattia del Cav: il sospetto che Renzi miri al “dopo Berlusconi”

8 Apr 2023 9:24 - di Eleonora Guerra
renzi berlusconi

La malattia di Silvio Berlusconi irrompe nelle tensioni tra Carlo Calenda e Matteo Renzi e, quindi, nello scenario già teso sul destino del partito unico del Terzo Polo. In un clima di sospetti e scambio di reciproche battute al vetriolo, infatti, si insinua l’idea che il leader di Italia Viva, già restio allo scioglimento del suo partito, stia manovrando rispetto all’ipotesi di un Cavaliere lontano dai giochi politici che potrebbe aprire a un rimescolamento delle carte al centro.

Sospetti e veleni nel Terzo Polo

È in particolare il Corriere della Sera di oggi, in un articolo intitolato «Lite nel Terzo Polo dopo le frasi di Calenda su Silvio. Così si allontana il partito unico», a offrire un retroscena sulle diffidenze tra gli «amici per forza». Claudio Bozza, che firma l’articolo, riferisce di un interrogativo che circola negli ambienti di Azione: «Non è che lui (Renzi, ndr) punta ad essere il nuovo federatore di quel mondo?».

Il dubbio che Renzi guardi al “dopo” Berlusconi

Una domanda che getta nuova luce sulle resistenze di Renzi a sciogliere Italia Viva per un percorso unitario con Azione e sul suo ritrovato attivismo individuale, dall’attività di conferenziere alla nuova avventura alla direzione del Riformista, che ha suscitato una reazione più che piccata di Calenda. È dunque in questo contesto che possono diventare indicatori di intenzioni politiche anche l’apprensione per la salute di Berlusconi e il modo si manifesta.

La lite per le frasi di Calenda sul Cav

Ospite della trasmissione Tagadà su La7 Calenda aveva detto che di ritenere che «sia la chiusura di fatto della seconda Repubblica, perché la seconda Repubblica è Berlusconi, nel bene e nel male». «Le parole di Carlo Calenda su Berlusconi sono davvero pessime. Capisco l’indignazione del forzista Barelli», è stato il commendo del deputato Roberto Giachetti, di stretta osservanza renziana, al quale ha poi replicato il calendiano Matteo Richetti. «Calenda ha augurato pronta e piena guarigione a Berlusconi, riconoscendogli di essere protagonista di un’intera stagione politica italiana e definendolo un “leone”. Nonostante questo – ha aggiunto il capogruppo alla Camera di Azione-Iv – è stato bersagliato da attacchi e fuoco amico senza mai riportare una sua parola fuori posto. Chiedetevi perché».

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