Travaglio massacra la Schlein: “E’ come Letta, solo antifascismo. Neanche sull’orsa si capisce che vuole”

20 Apr 2023 9:33 - di Leo Malaspina

“Noi simpatizzanti di Elly Schlein abbiamo ascoltato con religiosa attenzione la sua prima conferenza stampa. Finora non avevamo colto la differenza fra il suo Pd, quello di Letta tracollato alle elezioni e quello che avrebbe messo su Bonaccini. Ma non siamo siamo rimasti delusi…”. E’ urticante, come sempre, l’incipit dell’editoriale di Marco Travaglio, oggi, sul “Fatto Quotidiano”. Da sempre su posizioni “contiane”, il giornalista non apprezza le prime mosse ondivaghe della Schlein, che definisce una fotocopia dell’ex segretario del Pd, dal quale, invece, aveva promesso di differenziarsi.

Travaglio sfotte la Schlein sulle sue “non decisioni”

Secondo Travaglio, su Pnrr, armi all’Ucraina, maternità surrogata e termovalorizzatore, nulla di nuovo appare sul fronte occidentale. Tantomeno la chiarezza, perfino sulla vicenda dell’orsa assassina, sulla quale la Schlein si affida alla “burocrazia” degli “organi decisionali”. Il giorno dopo la conferenza stampa nella quale la neosegretaria del Pd doveva fare luce sulla sua posizione sui temi più complessi, dunque, i dubbi di Travaglio non sono diminuiti. “Schlein è favorevole al Pnrr: ‘Non possiamo mancare l’appuntamento, tifiamo per l’Italia’, Parole sante. È antifascistae giudica il 25 Aprile ‘una “celebrazione importante e sentita’. Un libro stampato. Invece è contraria al dl Cutro, “peggio dei decreti Salvini”. Perbacco. E la sanità, come la vuole? ‘Pubblica” (infatti l’Emilia-Romagna da lei viceamministrata fino all’altroieri foraggia i privati)…”.

E via dicendo, con tanta ironia di Travaglio sulle parole della Schlein: “L’utero in affitto? Personalmente sono favorevole, ma non l’abbiamo inserito nella mozione perché c’è una piena disponibilità al confronto con tutti i femminismi e tutte le associazioni che vogliono confrontarsi”, sostiene Elly. Con quelle che non vogliono, niente confronto, la sfotte il giornalista, che poi passa al tema più caro, l’inceneritore a Roma.

L’eredità delle scelte fatte da Letta

“Ereditiamo scelte già fatte e non è sul terreno delle scelte già fatte che si misura come noi proviamo a costruire ciò che c’è nella piattaforma congressuale”, dice la Schlein. E lei come giudica le scelte già fatte, visto che può disfarle votando gli ordini del giorno di M5S e Avs? “Non li ho visti, ma immagino che voteremo contro”. Non li ha visti, ma immagina, commenta Travaglio.

E le armi per l’escalation in Ucraina? Dài che qui arriva una bella svolta rispetto alla linea Letta-Bonaccini: “Abbiamo votato (il decreto Meloni, ndr) confermando il supporto al popolo ucraino. L’ho confermato ieri all’ambasciatore. Nel nostro gruppo c’è chi ha votato diversamente, ma non ho visto cambiamenti”. Neppure noi, commenta il direttore del “Fatto Quotidiano“, ma è solo un’impressione. La chiusura è su mamma orsa, sulla quale la Schlein si affida alle autorità preposte. ” Sono molto attenta a capire il perché della sentenza del Tar”. Qui Travaglio la infilza: “Qui il nostro cuore sussulta e si surriscalda come non accadeva dall’ultima tribuna politica di Forlani: lo spericolato uno-due fra autorità preposte e Tar è da pelle d’oca”.

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