Udine, ma quale effetto-Schlein… De Toni vince e la gela: “Non è merito suo, il Pd resta fermo”

18 Apr 2023 8:10 - di Marta Lima

Stamane sui giornali di sinistra è tutto un trionfo di titoli sull’effetto-Schlein che ha spinto il candidato del centrosinistra a vincere a Udine allargando il campo politico dal Pd al M5S. Lei stessa si compiace del grande risultato politico, poi arriva l’intervista al neo sindaco a gelare tutto: “Nessun effetto-Schlein, qui il Pd non ha preso neanche un voto in più…”. Da ridere, se non da piangere.

Schlein esulta per la vittoria di De Toni, ma…

Alberto De Toni, candidato sostenuto da centrosinistra e Terzo Polo, ieri è diventato il nuovo sindaco di Udine con il 52,85% dei voti, mentre il sindaco uscente Pietro Fontanini, del centrodestra si è fermato al 47,15%. In termini numerici De Toni, sostenuto dalle liste Partito democratico, Azione-Italia Viva Renew Europe, De Toni sindaco e Alleanza Verdi e Sinistra, ha avuto 18.576 voti grazie a una coalizione “extra-large”: dal Terzo Polo a Rifondazione Comunista. Decisivo l’accordo trovato con il candidato sindaco del M5S Ivano Marchiol, che al primo turno ha ottenuto il 9%. Laureato in ingegneria chimica, De Toni è stato rettore dell’università degli studi di Udine.

La coalizione extra-large nella quale il Pd non prende un voto in più

“La mia era una candidatura civica, non appartenevo a nessuno e questo mi ha favorito. Non è stato un evento, ma un processo che abbiamo costruito con pazienza e rispetto della diversità, che sono fonte di innovazione. Per mettere insieme e federare diverse forze serve un polo attrattore”, ha detto oggi in un’intervista alla Stampa. “Il Pd aveva il 20%, ma non bastava. Per vincere bisogna saper creare alleanze: l’unione fa la forza. Io non ho fatto un progetto a tavolino mettendo insieme sette liste, ho iniziato un percorso di convergenza programmatica Abbiamo messo insieme dal Terzo polo a Rifondazione Comunista, ora chiediamo le royalties sul modello. Effetto-Schlein? No, il Pd non ha aumentato i voti. Lei è una ragazza brillante, capace, dinamica, ma a Udine c’è stato l’effetto di una coalizione extra large”. La leadership non è una nomination dall’alto, ma una elezione dal basso. Io sono stato tra la gente e con la gente. Sulla mia persona hanno fatto convergenza. Abbiamo fatto un piccolo miracolo”.

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