Usa, individuato il responsabile della fuga di notizie sull’Ucraina: lavorava in una base militare
Potrebbe essere un giovane, appassionato di armi che lavorava in una base militare e che stava cercando di impressionare, con le sue rivelazioni, un gruppo di una chat su Internet, il responsabile della fuga di notizie su centinaia di documenti riservati del Pentagono che hanno svelato non solo le capacità di intelligence statunitensi per dare supporto a Kiev e capacità operative nella guerra contro la Russia ma anche il fatto che gli Stati Uniti stavano spiando 4 alleati: Ucraina, Corea del Sud, Israele e Turchia.
È stato il Washington Post intervistando un membro adolescente del gruppo attivo su internet, a svelare l’identità dell’autore della fuga di notizie a cui, da quasi una settimana, gli investigatori delle più importanti agenzie di intelligence statunitensi stanno danno la caccia.
L’adolescente ha descritto l’uomo che ha causato la fuga di notizie, indicato con le iniziali “OG”, mostrando la corrispondenza online, fotografie e video.
Il Washington Post ha anche visto un video dell’uomo in un poligono di tiro con un grosso fucile, che “urla una serie di insulti razzisti e antisemiti alla telecamera, poi spara diversi colpi contro un bersaglio”.
I documenti trapelati hanno messo a nudo i segreti sui preparativi dell’Ucraina per una controffensiva primaverile, lo spionaggio degli Stati Uniti su alleati come Ucraina, Corea del Sud e Israele e le tensioni tra Washington e le capitali alleate sull’armamento di Kiev.
Ci sono prove crescenti che la fuga di notizie non sia stata un‘operazione di intelligence finalizzata a screditare gli Stati Uniti, ma più probabilmente la conseguenza di una politica del Pentagono di concedere autorizzazioni di sicurezza top secret a un numero enorme di membri del servizio, civili e appaltatori.
Il numero di dipendenti e appaltatori nell’intero governo degli Stati Uniti con autorizzazione top secret è di circa 1,25 milioni.
Il responsabile della fuga di notizie sull’Ucraina sembra aver agito su un server originariamente creato nel 2020 sulla piattaforma di messaggistica Discord da un piccolo gruppo di appassionati di armi e giocatori che aveva diversi nomi ma, il più delle volte, era conosciuto come Thug Shaker Central. il cui fondatore iniziale si faceva chiamare “Vakhi“.
A partire dallo scorso anno, si dice che “OG” abbia pubblicato i documenti su un canale sul server che ha chiamato “Bear vs Pig“, orso contro maiali, un riferimento alla guerra in Ucraina ma anche un video virale che mostra i maiali che combattono contro un orso nero.
Non è la prima volta che le comunità di gioco online divengono terreno di coltura ideale per fughe di notizie militari e di intelligence tanto che, ha ricordato il Guardian, come rivelò già nel 2013 il caso Snowden, i Servizi segreti statunitensi schierano, spesso, agenti infiltrati nei gruppi per monitorare ciò che succede in questi ambienti virtuali e, soprattutto, gli argomenti di cui si parla. E la competizione fra i i membri di questi gruppi porta spesso qualcuno a pubblicare, per vanto, documenti riservati e addirittura top secret.