Usa, Trump torna in tribunale a New York per deporre nel processo contro le sue società
Donald Trump torna a New York oggi per affrontare un’altra battaglia legale, questa volta nell’ambito della causa civile intentata dalla procuratrice generale Letitia James contro l’ex presidente, i suoi figli e la Trump Organization. Nel procedimento da 250 milioni di dollari l’accusa contesta alla famiglia del tycoon il coinvolgimento in una truffa decennale per manipolare il valore degli asset allo scopo di avere migliori condizioni con le banche e le assicurazioni. Lo scorso agosto, quando è comparso in tribunale per la stessa causa, ha rifiutato di rispondere ad oltre 400 domande appellandosi al quinto emendamento. Questa volta tuttavia, secondo quanto riferiscono fonti informate al New York Times, Trump potrebbe aver cambiato strategia.
Trump non si avvarrà del V emendamento
Nei processi civili, a differenza di quelli penali il silenzio di un imputato può essere interpretato dall’accusa come la prova che abbia qualcosa da nascondere. Per questo i legali di Trump gli avrebbero consigliato di rispondere questa volta ma fornendo argomentazioni non sostanziali e nessun contenuto significativo approfittando del fatto che l’ex presidente era già alla Casa Bianca all’epoca dei fatti contestati e non era più a capo della società. È stato lo stesso Trump ad annunciare, sulla piattaforma Truth Social, il nuovo interrogatorio definendolo «un’altra persecuzione ingiusta e ridicola», ma aggiungendo che sarebbe stato in grado di dimostrare anche «che grande, redditizia e preziosa azienda ho costruito».
Fronte pornostar: The Donald fa causa al suo ex-avvocato
A dicembre la società è stata condannata per molteplici accuse penali in materia fiscale e frode e al pagamento di una multa di 1,6 milioni di dollari. Il Cfo della Trump Organization Allen Weisselberg, si è dichiarato colpevole, ed è stato condannato a cinque mesi di carcere e cinque anni di libertà vigilata. Sul fronte del presunto pagamento all’ex-pornostar Stormy Daniels, costata all’ex-presidente la recente incriminazione, è di ieri la notizia della causa intentata da Trump contro Michael Cohen, il suo ex-avvocato, per aver diffuso false informazioni e per aver violato la riservatezza. Secondo la stampa americana, Trump avrebbe chiesto un risarcimento danni per 500 milioni di dollari.