Utero in affitto, le femministe danno l’altolà alla Schlein: “Mercato dannoso e degradante. Va vietato”
Più di cento femministe hanno inviato una Lettera aperta alla segretaria del Partito Democratico per chiederle un incontro, in cui manifestarle il loro “profondissimo dissenso contro la surrogazione di maternità (gpa). Oggi da troppe parti raccontata come solidarietà quando invece consiste in un mercato dannoso e degradante. È in corso uno spostamento del dibattito pubblico dalla surrogazione di maternità alla condizione giuridica dei nati a seguito dell’accesso a questa pratica – si spiega in una nota – che serve a costruire un racconto di discriminazione dei bambini per abituare la società ad accettare la surrogazione”. Si sa che la segretaria sul tema ha manifestato molta ambiguità. E per questo loro le danno una sorta di ultimatum. Sia chiara e lo vieti.
Le femministe supplicano la Schlein di vietare la pratica dell’utero in affitto
“I nati da gpa – sostengono le femministe firmatarie del documento -invece sono protetti dalla legge italiana, benché i committenti si siano recati all’estero aggirando la legge che italiana la vieta. Infatti l’adozione in casi speciali (a seguito della sentenza n.79 del 2022 della Corte Costituzionale) garantisce alla creatura lo stato di figlia/o dell’adottante; realizzando il suo pieno inserimento nell’ ambiente familiare”. Le firmatarie (attiviste del movimento delle donne di tutta Italia, dell’UDI, di Arcilesbica, della Libreria delle donne di Milano; della Casa delle donne di Pesaro, di centri antiviolenza e operatrici della salute delle donne) si rivolgono ad a Elly Schlein. Chiedono “di non lasciare questo tema alla destra”, vorrebbero incontrare la segretaria del Pd, con la preghiera “di disincentivare il ricorso alla surrogazione di maternità all’estero; e proponendo una legge che permetta alle coppie etero e omosessuali e alle/ai single che lo desiderano l’adozione in tempi ragionevoli”.
Le femministe scrivono alla Schlein, ma…
Chissà come la prenderà la Schlein che ha fatto della battaglia un suo mantra ancora prima di essere eletta segretaria? Finora, infatti, il Pd ha sempre aggirato il tema, sostenendo che non è quello il punto delle trascrizioni, del dibattito sulle famiglie omogenitoriali, del confronto in atto in questo momento. La Schlein ha fin’ora usato l’argomento contro il centrodestra “retrogrado”, che userebbe l’argomento a fini propagandistici per nascondere la propria omofobia. Dunque, non si è espressa e le femministe la incalzano. La Schlein il 18 marzo era a Milano con la piazza Lgbt . Insomma, non sembra che possa avere questa capacità e volontà d’ascolto. Vale la testimonianza di un’altra femminista doc, Marina Terragni, sul tema. Per la scrittrice e attivista “il pacchetto ideologico della Schlein” la preoccupava soprattutto per quanto riguardava il “transumanesimo”.
Terragni e Scaraffia contro l’utero in affitto
Disse in un’intervista: “Tra le donne e le femministe che l’hanno votata alle primarie del Pd sono molte quelle che hanno lottato e lottano contro l’utero in affitto; che lottano e hanno lottato contro la libera identità di genere sul modello della Ley trans Spagna, e poi hanno votato Elly Schlein. Secondo me hanno votato un’avversaria politica». Vedremo come se la caveranno le firmatarie di questa nuova “supplica” alla Schlein, ma fossimo in loro non confideremmo in lei. Sempre ambigua e sfuggente sull’argomento. Fosse per lei sarebbe a favore dell’utero in affitto, ma la grana è il fonte interno, quello dei cattolici del Pd. Alle cento attiviste dei diritti delle donne consigliamo di confidare nel governo di centrodestra che sul tema è sempre stato granitico e cristallino. Anche la scrittrice Lucetta Scaraffia, che certo non è un ultras meloniana, sulla Stampa – quotidiano non certo filogovernativo- è stata molto chiara: “Io sto con la Meloni. L’utero in affitto è uno sfruttamento“. Meglio non perdere tempo con il mondo della Schlein…