Verso lo stop alla protezione speciale per i richiedenti asilo. FdI: “Limiterà gli arrivi irregolari”

14 Apr 2023 20:30 - di Guido Liberati
protezione civile

La maggioranza di centrodestra è al lavoro per lo stop alla protezione speciale per i richiedenti asilo: con un sub-emendamento in Senato al decreto Cutro che ha già scatenato le ire dell’opposizione, in particolare del Pd.

«La maggioranza sulla protezione speciale ha depositato in Commissione un unico sub-emendamento. Il nostro obiettivo comune è quello di evitare che le giuste necessità di proteggere stranieri perseguitati nei loro Paesi si trasformino, come è accaduto col governo giallo-rosso e col ministro Lamorgese, in sanatorie di fatto per tutti i clandestini che arrivano in Italia». Lo dichiarano i firmatari del sub-emendamento Daisy Pirovano (Lega), Marco Lisei (Fratelli d’Italia) e Maurizio Gasparri (Forza Italia).

Protezione speciale: l’anomalia tutta italiana

«L’idea – prosegue la nota del centrodestra – che chiunque possa prima o poi ottenere un permesso di soggiorno ha indubbiamente favorito le partenze. In queste settimane abbiamo lavorato uniti e compatti a sostegno del governo per apportaremigliorie al decreto, così che possa essere convertito con il testo più efficace possibile».

La proposta della maggioranza punta a introdurre – oltre allo stop alla conversione della protezione speciale in permessi di soggiorno per lavoro – ulteriori restrizioni ai permessi per calamità e a quelli concessi per le cure mediche.

FdI: una norma di buon senso che limita gli irregolari

«La maggioranza di centrodestra è coesa nel raggiungere l’obiettivo di cancellare la cosiddetta protezione speciale, uniformando la disciplina al resto d’Europa», fanno sapere fonti di Fratelli d’Italia. «Scopo dell’emendamento depositato al decreto legge Cutro è infatti quello di restringere le maglie del permesso temporaneo il cui utilizzo per varie ragioni si è allargato a dismisura, creando una salvaguardia indiscriminata degli irregolari. In questo modo si supera l’anomalia tutta italiana, con una norma di buon senso che corrisponda alla relativa norma europea di riferimento».

Una norma portata avanti nel rispetto delle convenzioni internazionali, tanto che, viene fatto notare, è venuta meno la battaglia, caldeggiata dalla Lega, per sopprimere il riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere tra i motivi di persecuzione per i quali non si può disporre l’espulsione o il respingimento, come previsto in passato dai decreti Salvini.

L’appello dell’Alto commissario Onu al governo

Dal Pd arrivano dichiarazioni sul filo dell’isteria. «Siamo di fronte a scelte che nulla hanno a che fare con l’umanità ma sono figlie di una pericolosa demagogia: i migranti non cercano il porto più vicino per la “protezione speciale” ma perché scappano da guerra e fame». Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia, in una nota. «Porterà ad aumentare il numero di irregolari, l’opposto di quello che servirebbe al nostro Paese», profetizza invece Riccardo Magi di +Europa.

È intanto di queste ore l’appello lanciato dall’Alto Commissario Onu per i Diritti umani Volker Turk al governo italiano. «Qualsiasi nuova politica nell’ambito dello stato di emergenza deve essere conforme agli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani». Secondo Turk, «il diritto alla vita e il divieto di respingimento non possono essere derogati, nemmeno in tali circostanze». Turk, si legge sul sito Onu, «ha esortato il governo italiano ad abbandonare la nuova e severa legge adottata all’inizio dell’anno».

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