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Alla parata di Putin sfila un solo carro armato, un T-34 della Seconda guerra mondiale (video)

Alla parata di Putin sfila un solo carro armato, un T-34 della Seconda guerra mondiale (video)

Cronaca - di Robert Perdicchi - 9 Maggio 2023 - AGGIORNATO 10 Maggio 2023 alle 11:04

Giornata della Vittoria lampo per Vladimir Putin in questo secondo anno di guerra, tra carri armati da museo e, di nuovo, come nel 2022, nessun aereo a sorvolare la Piazza rossa per evocare la potenza militare russa. Il presidente, che è riuscito comunque a far arrivare a Mosca i leader di sette Paesi della Comunità degli stati indipendenti (Kazakistan, Uzbekistan, Armenia, Turkmenistan, Kirghizistan, Tagikistan, Bielorussia) che non avevano tutti, nei mesi scorsi, espresso grande solidarietà per le manovre di Mosca in Ucraina, ha parlato solo una decina di minuti. E l’intero evento si è risolto in 47 minuti. In una Mosca nervosa – come ha ammesso ieri un funzionario del comune – dopo l’attacco con i droni al Cremlino la scorsa settimana.

La parata di Putin in tono minore

Grandi schermi sono stati montati in diversi punti della città, sui vagoni della metropolitana e sugli autobus, per consentire alla gente di seguire l’evento lontano dal centro. Prima delle immagini della parata, sono state trasmesse immagini di archivio della Grande guerra patriottica, nel quadro del noto sforzo del Cremlino di metterla sullo stesso piano con l’operazione in corso in Ucraina. Cancellata, non solo a Mosca ma in tutta la Russia, la sfilata del Reggimento degli immortali, nel timore che i partecipanti potessero presentarsi con le immagini dei loro parenti morti in questa guerra. In almeno 20 città in tutto il Paese è stata anche cancellata la parata. E a Mosca hanno sfilato solo mezzi blindati.

La sfilata dell’unico carrarmato, un vecchio T-34

Gli unici carri armati visti oggi sono i T-34, uno solo, in particolare. T-34 venne prodotto a partire dal 1940 nella grande fabbrica di trattori di Stalingrado (STZ) e nella fabbrica di locomotive di Char’kov (KhPZ), ma dopo l’inizio dell’invasione tedesca gli impianti di Char’kov furono precipitosamente trasferiti a oriente negli Urali, e la produzione ricominciò in massa alla Uralvagonzavod di Nižnij Tagil, mentre la fabbrica di Stalingrado continuò a funzionare fino al settembre 1942 quando venne distrutta durante la fase più accanita della battaglia di Stalingrado.

La passerella dell’unico carro armato T-34 di epoca sovietica non è sfuggita agli osservatori internazionali. Ma non si sono visti neanche droni aerei o marini, nessun jet di ultima generazione, nessun bombardiere atomico. Nulla che possa sguarnire le linee e le forze d’invasione accampate nei territori occupati dell’Ucraina, mentre Mosca attende con apprensione la prossima controffensiva di Kyiv.

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di Robert Perdicchi - 9 Maggio 2023