Camera, Mes in aula a fine giugno. FdI avverte: «La sinistra stia serena, è solo procedura»

30 Mag 2023 20:44 - di Redazione
Mes

L’opposizione tenta di battere un colpo. E spacciare per un successo la calendarizzazione al prossimo 30 giugno, per l’aula di Montecitorio, della ratifica del Mes, acronimo che sta per Meccanismo europeo di stabilità. L’Italia è l’unico Paese dell’Eurozona a non aver ancora licenziato il trattato, sulla cui ratifica governo di Roma e Unione europea hanno ingaggiato una vera partita a scacchi, che investe anche la riforma del Patto di Stabilità e le modifiche al Pnrr. Solo la sinistra non lo ha capito e continua ad agitare il Mes nella speranza di mettere in difficoltà l’esecutivo. Ovviamente, non vi riuscirà.

Le precisazioni di Foti e Antoniozzi

La calendarizzazione – come ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti – non ha alcuna valenza politica. È un fatto procedurale. La conferenza dei capigruppo è obbligata a dare priorità a una quota di provvedimenti segnalati dall’opposizione. «Si tratta di un atto dovuto – chiarisce ancora Foti -, lo chiede l’opposizione e viene calendarizzato. Intanto bisogna vedere se ci sarà aula il 30: quello di giugno è un calendario pesante e la discussione potrebbe slittare a luglio». Che la maggioranza non abbia alcuna voglia di premere il piede sull’acceleratore lo dimostrano anche le parole di Alfredo Antoniozzi, vicepresidente del gruppo di FdI a Montecitorio. «È una velocizzazione – sottolinea – che non aiuta».

Sul Mes il governo gioca una partita più complessiva

E spiega: «Il governo sta lavorando per una trattativa con l’Unione europea per le modifiche necessarie alla riforma del Mes. L’anticipazione della discussione non facilita questa trattativa nell’interesse dell’Italia mentre è utile che il governo continui a portarla avanti». Tutto in alto mare, dunque, a dispetto dei propositi di rivincita coltivati dall’opposizione. Dove già è partita la corsa a rivendicare la primogenitura di un’iniziativa al momento ancora avvolta nella nebbia più fitta. E se il Pd, attraverso la capogruppo Chiara Braga, sottolinea che la calendarizzazione è l’esito di «una nostra richiesta», Benedetto Della Vedova ne ascrive il merito «alla proposta di legge di Azione e Italia Viva, sostenuta fortemente da +Europa». Si dice che la vittoria ha sempre molti padri. A patto, s’intende, che di vittoria si tratti.

 

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