Crosetto dal Kurdistan replica al paci-finto di sinistra. “Quelli come lui in realtà stanno con i russi…”
“Un’accusa totalmente ridicola, lascia il tempo che trova. Come dice il Vangelo, dai loro frutti li riconoscerete”. Così Guido Crosetto, in una intervista al Corriere della Sera, dopo l’attacco del fisico Carlo Rovelli dal palco del Concertone del primo maggio che ha incluso il ministro della Difesa tra i “piazzisti di strumenti di morte”. “Io non parlerei mai di fisica e lui non può parlare di cose di cui non sa nulla. Purtroppo ha voluto personalizzare, facendo una cosa violenta e ad personam e abusando del mezzo pubblico”, aggiunge Crosetto sottolineando che l’attacco “mi ha fatto male, certo, come può succedere tutte le volte che le persone parlano senza conoscere”, dice dal Kurdistan iracheno, dove è in missione.
Crosetto ironizza sul fisico Rovelli: “Non è pacifista, sta con i russi”
“Io sono tranquillo e deve stare tranquillo anche Rovelli. E non dico stia sereno, che magari la prende male – aggiunge – Perché questo governo lavora per la pace. Lui si dice pacifista e spero che studiando l’Ucraina non sbagli la parte per cui lavorare, perché normalmente chi è pacifista poi è per i russi. Invece in questo governo siamo tutti per la pace in Ucraina. E vorrei aggiungere una cosa che ritengo molto importante: attaccare il ministro della Difesa in un momento così, con una guerra sanguinosa alle porte dell’Europa, è una delle cose più gravi che si possano fare”.
Crosetto, precisando di non essere “un rissaiolo come lui ed altri”, dice poi: “porgo l’altra guancia e gli mando un abbraccio” rinnovando l’invito ad incontrarlo: “non ho alcun problema a incontrarlo per conoscerci di persona, posso invitarlo a pranzo o a cena, fa lo stesso. Io non ho un approccio ideologico e lui dovrebbe applicare lo stesso criterio”.
La seconda giornata della visita in Iraq e Kurdistan iracheno
Quella di oggi è stata la seconda e ultima giornata della visita ufficiale del ministro della Difesa, Guido Crosetto, tra Iraq e Kurdistan iracheno. A concludere la due giorni, la tappa a Erbil dove il ministro, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e dall’ambasciatore d’Italia in Iraq, Maurizio Greganti, ha avuto una serie di incontri con le più alte autorità locali e con il personale del contingente italiano.
“Il Kurdistan è un esempio di come la stabilità sia un obiettivo raggiungibile – ha detto Crosetto incontrando il presidente della Regione Autonoma del Kurdistan, Nechirvan Barzani – Occorre impegnarci per buttare acqua su tutti i fuochi per una maggiore stabilità internazionale”. Il ministro ha, altresì, rimarcato che l’Italia continuerà il proprio impegno militare così come la cooperazione nei settori dell’economia, dell’industria ed energetico. Ieri, al suo arrivo a Erbil, Crosetto ha avuto un colloquio bilaterale con il ministro dell’Interno, Rebar Ahmed Khalid.
A seguire, nella base di Camp Singara, ha salutato il personale del contingente italiano. Accolto dal comandante della base, col. Stefano Salvadori, il ministro ha ringraziato le donne e gli uomini della missione Prima Parthica per il loro impegno nella Regione: “Sono orgoglioso di portarvi il ringraziamento ed il saluto dello Stato per il contributo alla Coalizione internazionale che sostiene l’Iraq contro il terrorismo e possibili recrudescenze di Daesh”.
Gli incontri con le massime autorità del paese
Questa mattina, Crosetto ha incontrato il presidente Emerito della Regione Autonoma del Kurdistan, Masoud Barzani. Una visita di cortesia, improntata agli ottimi rapporti e al forte legame esistente tra Italia e Kurdistan iracheno, occasione per un confronto sulla cooperazione in campo economico ed energetico e sulle opportunità di sviluppo nell’area.
A seguire, il colloquio con il primo ministro della Regione Autonoma del Kurdistan, Masrour Barzani, dal quale è giunto il ringraziamento all’Italia per il contributo all’addestramento delle forze di sicurezza curde e alla sicurezza dell’area, stante il permanere della minaccia terroristica di Daesh che si potrebbe contrastare anche attraverso un miglioramento delle condizioni economiche della regione. Da qui l’idea di creare un forum dedicato a commercio e industria e, più in generale, al rafforzamento degli scambi tra Italia e Kurdistan iracheno.
“La sicurezza deve essere la premessa a miglioramento delle condizioni economiche”, ha detto Crosetto che ha poi aggiunto: “Ben vengano iniziative quali forum e accordi di cooperazione, occasione di incontro per rafforzare dialogo e stabilità del Medio Oriente”.