Delirio di attivisti pro utero in affitto al Salone del libro: impediscono alla Roccella di parlare (video)
Attimi di sconcerto al Salone del libro di Torino, dove un manipolo di esponenti dei movimenti Extinction Rebellion, Comitato Essenon, Non una di meno, Friday For Future ed Ecologia seduti tra il pubblico fino all’istante prima, sbucano tra la folla con urla e striscioni che segnano l’ingresso di Eugenia Roccella sul palco della kermesse. Le forze dell’ordine intervengono immediatamente per allontanare i manifestanti dallo stand, ma il ministro invita pacificamente i manifestanti a un confronto.
Salone del libro di Torino, manifestanti impediscono al ministro Roccella di parlare
«No, no, non voglio che sia portato via nessuno… non lo posso accettare visto che la mia esperienza è stata anche quella di sit in cui venivo portata via». E ancora. «Vorrei parlare con le persone che manifestano». Ecco: l’esempio di spirito democratico e approccio non violento a un dibattito acceso e su cui soffia il vento delle polemiche e della propaganda, arriva dal ministro Roccella ospite del Salone del libro, a cui un manipolo di attivisti scalmanati e irruenti ha impedito di parlare. Persino quando la titolare del dicastero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità nel governo Meloni, chiede agli uomini del servizio d’ordine di non portare via nessuno. E, anzi, continua ad esortare i manifestanti al confronto e al dialogo.
Urla e slogan contro la Roccella che invita al dialogo e al confronto
Parole evidentemente assai poco familiare e frequentate dagli attivisti pro-aborto e utero in affitto che all’invito del ministro al confronto democratico, replicano con slogan che recitano i soliti «sul mio corpo decido io, ma quale Stato, ma quale Dio», chi da sdraiato in terra. Chi mentre si denuda della maglietta per mostrare sull’addome la scritta «Aborto libero» e «Ru426 in ogni ospedale». Altri ancora sollevando un cartello con su scritto «Fuori lo Stato dalle mie mutande». Una rappresaglia di bassa lega più che un’insurrezione, culminato nella lettura di un comunicato da parte di una manifestante salita sul palco. Un botta e risposta serrato con il ministro che, al termine della lettura del comunicato, ha detto: «Se è vero che siete contro la mercificazione del corpo delle donne, battetevi con noi contro l’utero in affitto».
L’intervento di Lagioia che esorta al dialogo civile e alla discussione rispettosa
Parole che stroncano rivendicazioni e pretese spacciati per diritti, che i manifestanti accolgono con urla e strepiti. Intanto, l’incontro non è ancora cominciato. Il ministro è sul palco. I manifestanti in platea discutono con il pubblico che era venuto per ascoltare il ministro. Persone che li esortano caldamente ad andare via e a mettere fine all’ennesima sceneggiata. Nel frattempo, infine – almeno per il momento – il direttore editoriale del Salone del Libro Nicola Lagioia arriva nello stand di Arena Piemonte dove alle 13 era in programma l’intervento del ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, che al momento non ha ancora avuto luogo per la contestazione dei manifestanti. Nonostante i ripetuti inviti al dialogo civile e alla discussione rispettosa, ripetuti anche da Lagioia ai manifestanti in pieno delirio contestatario…
Il caos prende il sopravvento al Salone del libro…
Quelli che inneggiano alla democrazia ma impediscono a un interlocutore che li esorta al confronto di esprimere le proprie ragioni con il sopruso e le urla. E che inibiscono lo svolgersi di un’occasione di incontro culturale e di espressione libera. Un atteggiamento di intolleranza. Un caos che il giornalista e consigliere del ministro Sangiuliano per le politiche giovanili Francesco Giubilei, in un tweet ha definito riassuntivamente «il fascismo degli antifascisti»…
https://twitter.com/giubileif/status/1659896799790858242