Feltri duro con la Schlein: “Difende i bulli da straccivendola, a Torino la fiera della stupidità”
E’ un Feltri durissimo quello che oggi, su Libero, all’indomani della chiusura del Salone dei “veleni” di Torino, attacca la leader del Pd Elly Schlein, che invece di schierarsi a difesa della libertà di pensiero ha preso le parti dei contestatori che hanno impedito al ministro Roccella di parlare alla fiera del libro, che il giornalista definisce “la sagra della stupidità”.
Feltri attacca la Schlein e critica il Salone del Libro
Sul comportamento della Schlein, rispetto ai fatti di Torino, dove un gruppo di bulli, giovani e femministre di sinistra, ha impedito alla Roccella di parlare, Feltri spiega: “In un primo momento aveva detto una cosa giusta, che in una democrazia il dissenso è lecito, ma poi è caduta dal pero e ha giustificato i contestatori, li ha addirittura lodati, omettendo il particolare che la Roccella non è stata bistrattata per aver pronunciato un discorso ostile alle malsane idee dei ragazzi storditi, ma solo allo scopo di non consentirle di esprimersi. Zittita da urla becere, coperta di insulti, costretta infine ad abbandonare il microfono dato che l’ostilità nei suoi confronti ha preceduto il discorso annunciato. Quindi non sono state le sue frasi a indispettire il pubblico, ma la sua persona nella quale gli imbecilli chiassosi hanno identificato una avversaria politica degna di disprezzo…”, fa notare Feltri.
Il clima pessimo degli anni Settanta che qualcuno alimenta
Il giornalista milanese evoca lo spettro degli anni del terrorismo. “Non siamo di fronte a un fenomeno nuovo, ma dopo le schifezze accadute nel 1968 speravamo che le nuove leve avessero il cervello pulito, mentre la realtà dimostra che assomigliano molto alle generazioni inclini a inasprire il dibattito delle varie tesi trasformandolo in scontro. Per quanto riguarda la Schlein che fraternizza con gli studenti per scopi di bottega non possiamo che deplorarla perché si rivela ogni giorno una dilettante allo sbaraglio, incapace di avere una visione da adulta dei problemi del Paese, una persona che chiacchiera a vanvera e che confonde la democrazia con la supremazia degli arroganti. Nessuno la obbliga a condividere il pensiero della Roccella, ma non può impedire al ministro di tenere una conferenza. La quale conferenza si può criticare fin che si vuole ma non è lecito impedire che si svolga in un clima rispettoso. Nessuno è autorizzato a insultare anche Elly, ma lei è obbligata a comportarsi da persona civile e non da straccivendola”.