Feltri feroce su Fazio: “Piaceva solo a sinistra e leccava i potenti, non vedo lo scandalo”

16 Mag 2023 8:50 - di Lucio Meo

Ma quale tragedia, ma quale epurazione. Vittorio Feltri, che ben conosce Fabio Fazio, usa il suo solito tono ironico per commentare quella che da sinistra viene definita “epurazione”. L’addio del conduttore alla Rai, spiega l’editorialista di Libero, è giustificata dalla vil moneta, verso la quale Fazio – legittimamente – corre e non da oggi. Ovviamente la sinistra “piange calde lacrime”, ma non certo per motivi culturali. Semmai politici. “I due suoi beniamini, cioè Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, sono sul punto di sloggiare dalla Rai, dopo anni e anni di militanza professionale e politica. La cosa può sicuramente dispiacere al pubblico progressista, però non si tratta di una tragedia dovuta a una censura da parte del governo. Lo sanno anche i morti che quando cambia la musica a Roma, cambiano anche i suonatori...”.

Feltri a Fazio: “La sua specialità? Invitare amici…”

Il giornalista milanese, nel suo editoriale su Libero, spiega di non provare alcuna antipatia per Fazio “con il quale in tempi lontani ho lavorato per mandare in onda un programma intitolato Forza Italia… poi ci siamo persi di vista, lui piantando le tende in Tv e io in vari giornali, di cui ho perso il conto… La specialità del nostro eroe è sempre stata quella di invitare a ‘Che tempo che fa‘ i suoi amici e gli amici degli amici, ovviamente tutti rigorosamente mancini nell’anima. La cosa non mi ha mai sorpreso. Quando un suo sodale scrive un libro, egli lo invita prontamente affinché pubblicizzi l’opera diciamo così letteraria. Si è guardato bene di ospitare me vicino al suo scranno benché di libri ne abbia scritti circa dieci. Perché? Non sono mai stato rosso neppure di vergogna. Non si stupisca quindi il celebre conduttore se adesso, avendo rotto le scatole da ubbidiente, Fazio fazioso sia stato scaricato. Non sarà comunque in miseria come non lo sono io. Vada in pace in un’altra emittente dove comunque continuerò a non vederlo, non per antipatia ma per stanchezza. A ciascuno di noi capita di fare il proprio tempo, è capitato anche a lui a cui auguriamo tuttavia di consolidare la propria abilità di leccare i potenti, ammesso che siano ancora tali. Senza rancore.

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