Festa dell’Esercito, l’omaggio della Meloni tra orgoglio e gratitudine: “Una storia gloriosa di amore per la Patria”

4 Mag 2023 12:52 - di Redazione
Esercito

Sono trascorsi 162 anni da quel 4 maggio del 1861, quando un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell’Armata Sarda e la nascita del Regio Esercito, poi divenuto Esercito Italiano. E oggi, in occasione del prestigioso anniversario, quella storia – che come ricorda il sito esercito.difesa.it, «ha radici molto più lontane e profonde che affondano e fanno proprie quelle dei precedenti stati preunitari che hanno contribuito a costituirlo» – in Piazza del Popolo a Roma si celebra la sua festa. Oggi, come ha ricordato il premier Meloni in omaggiando alla ricorrenza, «l’Italia celebra il 162° anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano. Il 4 maggio 1861 è iniziata una storia gloriosa, contraddistinta da amore per la Patria, senso dell’onore e del dovere. Professionalità e altruismo. E grazie alla quale il nostro Tricolore ha sventolato e continua a sventolare alto nel mondo».

162° anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano: le parole del premier Meloni sulla storica ricorrenza

«Il Governo – ha quindi proseguito il premier – esprime un profondo ringraziamento agli uomini e alle donne dell’Esercito Italiano che ogni giorno garantiscono la sicurezza delle Istituzioni e della collettività nazionale. Operano in missioni di pace e stabilità a livello internazionale. E nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità. Un ricordo riconoscente va a coloro che, anche giovanissimi, sono caduti, compiendo il proprio dovere in operazioni militari, missioni umanitarie o esercitazioni. Oggi l’intera comunità nazionale manifesta affetto e gratitudine all’Esercito, orgoglio dell’Italia dal 1861. Viva le Forze Armate! Viva l’Esercito Italiano, viva l’Italia!».

Festa dell’Esercito, Crosetto: «Una palestra di italianità nella storia del Paese»

Un omaggio a cui si è associato il ministro della Difesa Guido Crosetto con l’augurio tributato ai nostri militari e che, nel suo messaggio in occasione 162° anniversario di costituzione dell’Esercito italiano, ha tenuto a sottolineare come e quanto le nostre Forze Armate abbiano nel tempo rappresentato nella storia d’Italia «una palestra di italianità». Aggiungendo in calce al ragionamento: «Possiamo dire, senza il timore di essere smentiti, che non saremmo qui, nel modo in cui siamo, senza di loro». «Oggi celebriamo il 162° anniversario di costituzione della Vostra Forza Armata – ha quindi proseguito il titolare del dicastero di Via XX settembre –. E con essa festeggiamo le sue Armi. I suoi Corpi e le sue Specialità che, ancor prima del 1861, hanno accompagnato la storia d’Italia».

«Una istituzione che ha dato alla Nazione una identità più forte»

E ancora. «In quell’anno, poco prima del fatidico 17 marzo, giorno della proclamazione dell’Unità d’Italia, nacque l’Esercito nazionale. L’Esercito di cui voi tutti siete parte – ha ricordato Crosetto –. Non fu una circostanza casuale, ma il segno che i Padri della Patria, tra le molte urgenze alle quali dare risposta, scelsero di dare priorità proprio alla creazione di una Istituzione che, al di là del suo fondamentale valore funzionale, fosse in grado di dare alla Nazione una identità più forte». Non solo. «Oggi più che mai – ha ribadito il ministro della Difesa – l’Esercito è, insieme alle Forze armate consorelle, il baluardo della nostra democrazia. Il custode della nostra sicurezza, perfettamente integrato in una comunità dei diritti, come l’Unione Europea. E in un’alleanza di libertà, come la Nato».

Esercito, Crosetto: «È baluardo della nostra democrazia, custode della nostra sicurezza»

Una forza e un valore aggiunto, quelli dimostrati dall’Esercito italiano, che – ha sottolineato Crosetto nel suo intervento celebrativo – è sempre stato e continua ad essere in prima linea per aiutare i nostri concittadini in difficoltà. Dalla disastrosa alluvione nel Polesine, agli ultimi terremoti in Italia centrale. E fino allo straordinario contributo di professionalità, generosità e umanità, fornito durante la pandemia». Un esempio che, ha ribadito il ministro, «resta scolpito nel cuore di tutti gli Italiani».

Esercito, da Meloni e Crosetto parole di orgoglio e di gratitudine

Concludendo infine il suo messaggio, come già il premier Meloni, tra orgoglio e gratitudine, sostenendo: «Se mi chiedessero di sintetizzare, in una frase, le caratteristiche dell’Esercito Italiano del 2023, direi questo: “È un’organizzazione di donne e di uomini che amano la libertà e che attivamente la difendono”. Parole che, sono sicuro, varranno anche per l’Esercito Italiano del 2030, del 2040, del 2050, e così via. Perché se è vero che l’Esercito si sta aggiornando profondamente – nell’organizzazione, nelle capacità, nelle tecnologie, negli spazi d’azione – mai cambieranno i principi che lo governano».

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