G7, botta e risposta Meloni-Trudeau. Il canadese si preoccupa per gli Lgbt. La premier lo zittisce
A Hiroshima ha preso il via la prima sessione di lavoro del G7. Con focus sulla cooperazione e l’economia globale. A introdurre i lavori, il primo ministro giapponese Fumio Kishida, padrone di casa. Il premier Giorgia Meloni, era seduta al tavolo tra il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il primo ministro canadese Justin Trudeau. E proprio i due premier sono stati protagonisti di un fuori programma. Uno “scambio di opinioni” sui diritti Lgbt. A riportare il botta e risposta è un comunicato apparso sul sito della presidenza canadese.
G7, scambio di opinioni tra Meloni e Trudeau
Secondo i media canadesi presenti alla prima parte del bilaterale, Trudeau si è detto “preoccupato da alcune delle posizioni che l’Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbt”. La stampa di Ottawa ha ricordato che, lo scorso marzo, attivisti per i diritti dei gay hanno definito omofobe le mosse del governo Meloni sulle famiglie arcobaleno. Per nulla scomposta dalla preoccupazione di Trudeau Meloni ha informato il collega che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali. E, dunque, “non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni”. Nulla di cui aver ‘paura’, insomma. Poche parole per mettere a tacere la vis polemica del premier canadese, che ha occupato per poco la scena del G7. Che poi si è spostata sui temi forti all’ordine del giorno. Che, va da sé, non prevedono dibattiti sui diritti Lgbt, non certo un’emergenza paragonabile alla crisi ai confini dell’Europa e agli sforzi per arrivare a un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev.
Meloni incontra Sunak e Scholz
Nel suo intervento durante la sessione di lavoro, Meloni ha sottolineato l’urgenza di una “migliore e più efficace collaborazione con il Sud globale. Occorre lavorare insieme per dare forma a un ordine economico internazionale libero e aperto. Concentrarci sull’espansione delle relazioni commerciali”, ha detto. “Rimanendo fermi sui principi di apertura, trasparenza, concorrenza leale (perché nessun mercato può essere libero se non è anche equo) e Stato di diritto”. Per la presidente del Consiglio “c’è stata una lettura superficiale dei rischi della globalizzazione. Si sono rafforzate le autocrazie, le democrazie si sono indebolite. Dobbiamo riprendere il controllo delle catene strategiche del valore”.
Presto il cancelliere tedesco sarà a Roma
A margine dei lavori del vertice il premier Meloni ha incontrato il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Il primo incontro, sottolineano fonti italiane, “è avvenuto a poche settimane dalla proficua visita a Londra di fine aprile. Dove i due capi di governo hanno sottoscritto un Memorandum d’Intesa sulla cooperazione bilaterale. L’intensità del continuo dialogo fra Meloni e Sunak testimonia come i rapporti fra Italia e Regno Unito stiano sperimentando un forte rilancio”. Al centro dei colloqui con il cancelliere tedesco, anche in vista della prossima visita in Italia del tedesco, la crescita delle sinergie fra i sistemi industriali di Italia e Germania.
La visita al Museo della Pace di Hiroshima
Prima dell’avvio del G7 la presidente del Consiglio italiana ha visitato il Museo della Pace di Hiroshima. “Oggi chiniamo il capo e ci fermiamo in preghiera. Oggi non dimentichiamo che l’oscurità non ha l’ultima parola. Oggi ricordiamo il passato per scrivere, insieme, un futuro di speranza. Giorgia Meloni”, ha scritto sul Libro d’onore. Il messaggio di ciascun leader sarà poi scolpito su una stele in pietra collocata nei pressi del monumento commemorativo.