Giorgia Meloni atterrata a Hiroshima per il G7: domani bilaterale con il premier giapponese Kishida
Il premier Giorgia Meloni è appena atterrata all’aeroporto di Hiroshima, dove è arrivata per prendere parte ai lavori del G7, al via da venerdì. Domani, alle 16 ore locali, il presidente del Consiglio avrà un bilaterale con il ‘padrone di casa’, il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Ad accogliere Meloni all’aeroporto di Hiroshima, alti rappresentanti del Governo e delle Istituzioni della Provincia e della Città, nonché l’Ambasciatore della Repubblica italiana in Giappone, Gianluigi Benedetti.
Il G7 in Giappone prioritario per l’Italia e Meloni
Dopo il Consiglio d’Europa in Islanda, il vertice dei leader dei Sette grandi della terra -Giappone, Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania- è per l’Italia una priorità politica per i temi dibattuti, status internazionale e relazioni con i partner e gli altri Stati. Dal primo gennaio 2023 il Giappone è Presidente del G7. Nel 2024 toccherà all’Italia assumerne la Presidenza. Il vertice di Hiroshima è il secondo incontro fra i leader G7 sotto la Presidenza giapponese. Il primo appuntamento si era svolto in modalità virtuale il 24 febbraio e si era concluso con l’approvazione di una Dichiarazione sull’Ucraina. Ed è ancora la guerra il tema centrale di questo summit. La minaccia che viene dalla Russia e dal rischio nucleare è un tema su cui il Primo Ministro giapponese Kishida terrà alta l’attenzione: a partire dalla necessità di mantenere alta la guardia contro l’uso delle armi atomiche, come quella che il 6 agosto 1945 distrusse la città nipponica che ospita il Vertice.
Meloni a Hiroshima: focus su Ucraina e sicurezza economica
Ripartire da Hiroshima significa – ricostruisce l’Adnkronos – anche simbolicamente, porre al centro dell’agenda del G7 il tema del disarmo nucleare e della non proliferazione. La guerra in Ucraina sarà uno dei principali argomenti di discussione. E’ attesa la presenza del Presidente Zelensky, sebbene al momento non sia confermato se in presenza o in videoconferenza. Il leader della resistenza Ucraina sarà reduce da un importante viaggio nelle quattro principali nazioni europee, iniziato con l’incontro a Roma con il Presidente Meloni, in occasione del quale il premier italiano ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia al popolo ucraino. Il G7 mostrerà ancora una volta la solidarietà alla Nazione aggredita, assicurando sostegno per la ricostruzione dell’Ucraina. Si tratta di un tema che sarà al centro anche della prossima Presidenza italiana del G7 nel 2024.
Meloni e Sunak gli “esordienti” al vertice di Hiroshima
Sono Giorgia Meloni e Rishi Sunak, premier entrambi dall’ottobre scorso, i due ‘esordienti’ al vertice dei leader del G7 che si terrà dal 19 al 21 maggio a Hiroshima, in Giappone. Il ‘decano’ dei summit del Gruppo dei sette paesi più industrializzati del mondo è Justin Trudeau: il primo ministro canadese, in carica dalla fine del 2015, ha partecipato a sette vertici (nel 2020, causa pandemia, il vertice non si tenne). Segue il presidente francese Emmanuel Macron, in carica dal 2017; i presidenti di Commissione e Consiglio europei, Ursula von der Leyen e Charles Michel, in carica dalla fine del 2019. Al terzo summit il presidente americano Joe Biden, al secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il ‘padrone di casa’, il giapponese Fumio Kishida. Che a fine anno lascerà la presidenza all’Italia.
Oltre all’Ucraina, i temi sul tavolo dei sette grandi saranno: prospettive dell’economia mondiale, disarmo e non proliferazione, Indopacifico, sicurezza e resilienza economica; sicurezza alimentare, salute, sviluppo sostenibile, uguaglianza di genere, clima, energia e ambiente. Le Sette economie più aperte al mondo -che rappresentano da sole il 31% del PIL mondiale- lavoreranno insieme; per rafforzare la sicurezza economica e le catene di approvvigionamento; ma anche per contrastare le pratiche di coercizione economica. Fra gli obiettivi del Vertice vi è anche il rilancio dei rapporti con il cosiddetto Sud Globale (Global South, termine utilizzato per identificare i Paesi emergenti e in via di sviluppo dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia). Sarà questo senz’altro uno dei temi prioritari anche per la Presidenza italiana del G7 il prossimo anno.