Grave attacco del ministro francese Darmanin a Giorgia Meloni: “incapace sui migranti”. Kelany (FdI): nervosi a Parigi?
L’attivismo in politica estera di Giorgia Meloni e le relazioni stabilite con i leader mondiali mandano in tilt il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. Che si lancia in un gravissimo e scomposto attacco a freddo contro la premier italiana definita “incapace” sulla questione dell’immigrazione e contro lo stesso governo Meloni che l’ex-portavoce di Sarkozy si azzarda a qualificare “di estrema destra”.
“La signora Meloni” che guida “un governo di estrema destra scelto dagli amici della signora Le Pen – ha detto Darmanin – è incapace di risolvere i problemi migratori per i quali è stata eletta”.
Darmanin ha reagito, irritato, alle domande del giornalista di RMC che lo stava intervistando su alcune affermazioni del Rassemblement National riguardanti la situazione alla frontiera franco-italiana, dove la Francia respinge in Italia gli immigrati.
È stato a quel punto che Darmanin ha sostenuto che la premier italiana “è incapace di risolvere i problemi migratori” dell’Italia, Paese che conosce “una gravissima crisi migratoria“, ha detto il ministro francese omettendo di ricordare che l’ondata migratoria deriva da tutti i problemi creati dalla Francia in Africa, primi fra tutti, lo sfruttamento arrogante delle risorse africane e la vergognosa rapina ai danni degli africani grazie al cappio del franco Cfc.
“Le improvvide dichiarazioni di Darmanin sono dettate evidentemente da un certo nervosismo determinato dal fatto – dice la parlamentare di Fratelli d’Italia, Sara Kelany rimettendo al suo posto Darmanin – che il governo Meloni è molto attivo, sin dal suo insediamento, sul dossier immigrazione.”.
“Il protagonismo in politica estera, soprattutto nell’area mediterranea, e anche l’autorevolezza che ogni giorno il nostro presidente del Consiglio mostra, infastidisce non poco chi pensava di poter continuare a gestire in totale solitudine e pro domo sua i rapporti con il nord Africa – annota la Kelany sferzando il ministro francese. – Tuttavia, proprio mentre Darmanin ci attacca scompostamente, la Meloni incontra Haftar proprio per lavorare al problema migratorio, problema sul quale, ricordo, la Francia ha ritenuto di non assumersi le proprie responsabilità”.
Un nonno maltese e l’altro algerino, Darmanin, ha alle spalle una carriera politica piuttosto bizzarra e tortuosa: da portavoce di Sarkozy gli ha poi voltato polemicamente le spalle criticandone “l’ambiente e il metodo” per poi ritornare di nuovo sotto la sua ala.
Ha criticato poi Macron come candidato presidenziale per il suo passato da banchiere salvò poi, una volta ottenuta la sua offerta di entrare al governo, ripensarci e abbracciarne la causa. E Macron lo ha difeso quando Darmanin è finito nei guai giudiziari prima nel 2018 e, poi, nel 2020 dopo essere stato accusato da una donna di averla violentata.
In queste ore può essere serenamente considerato uno degli uomini più odiati di Francia perché, da ministro dell’Interno, sta gestendo – malissimo – la rivolta del popolo francese contro la riforma delle pensioni imposta da Macron.
È proprio vero! Più dovrebbero nascondersi, specialmente Darmanin, e più sparano cazzate. In Italia ,come in Francia, le scorregge che puzzano sono sempre quelle degli altri!
Vergogna!
In quanto a dementi la Francia non è seconda a nessuno
Sono incapaci di risolvere i loro guai interni e delle Colonie e danno la colpa ad altri. Anche questo era nel patto Quirinale-Macron firmato da Draghi ? FRANCESI INAFFIDABILI .
Un campione di trasformismo e ipocrisia: è passato dal guerrafondaio Sarkozy a Macron. La sua inerzia di fronte ai teppisti non è casuale: a Parigi, proteggono delinquenti e assassini!