Il grido di Giorgia a Brescia: “Alle urne fatevi sentire. Sono fiera di voi e del mio governo”

12 Mag 2023 20:45 - di Alessandra Danieli
Meloni Brescia

Un grande coro “Giorgia, Giorgia” accoglie il premier Meloni nel Gran Teatro Morato di Brescia per la chiusura della campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Fabio Rolfi. Sostenuto compattamente da tutto il centrodestra. Presenti tutti i leader (Salvini, Tajani, Lupi) per il rush finale prima del voto. L’obiettivo è ambizioso: strappare la città lombarda al centrosinistra, che con il dem Emilio Del Bono governa da dieci anni. Ma l’entusiasmo e la campagna elettorale porta a porta fanno ben sperare.

Meloni: è bello essere qui, questo entusiasmo mi ricarica

È la premier a scaldare definitivamente la platea di circa 1800 persone. Acclamata con battimani da stadio, sorride, lancia un urlo per poi chiedere sorridente un po’ di silenzio. ”Ragazzi ho dieci minuti, sono stanca…”, fa fatica a iniziare. “È bello tornare qui. Voi non avete idea di quanto questo sia importante per me, vedere questo entusiasmo che mi paga e ci ripaga di ogni sacrificio fatto”. Sono le prime parole della leader di FdI. Che ammette di essere provata dal gran lavoro, ma che la piazza che la la carica. Poi sottolinea la compattezza del centrodestra elogiando i suoi alleati, i suoi ministri di cui dice di andare fiera. “Sono fiera di Salvini. Sono fierissisma di Silvio Berlusconi”. E l’omaggio più forte va proprio a lui, al leader azzurro, ancora convalescente, “è un leone”.

“Mi interessa solo quello che dice la gente”

”Non è una vita facile quella che facciamo, non sono mesi facili. Sembrano sei mesi sospesi. Mi interessa solo quello che pensa la gente e la mia coscienza. Le crisi sono grandi occasioni, la crisi ti impone di scegliere. E noi abbiamo scelto di essere un governo a fianco delle imprese e dei lavoratori, un governo che non si inchina davanti a nessuno in politica estera”. Impossibile non citare il primo maggio, ironizzando sulle polemiche delle opposizioni per la convocazione del consiglio dei ministri nel giorno della festa dei lavoratori. “Il primo maggio abbiamo scelto di tagliare le tasse sul lavoro, e qualcuno si è risentito dicendo ‘proprio il primo maggio lo dovete fare? E perché non lo fate a Natale?’ Perché non abbiamo leggi da fare su Gesù…”.

Il videomessaggio di Berlusconi e gli applausi della platea

Il plotone d’esecuzione quotidiano delle sinistra che rimbalza sui media non la preoccupa. “Ormai non leggo quasi più niente. Ogni volta che leggo la rassegna stampa, capisco che è meglio non farlo. Vi chiedo di dirci il 14 e il 15 maggio se l’Italia è quella che leggiamo sui giornali o quella che vediamo qui…”. Prima del bagno di folla per il premier un lungo applauso accoglie il videomessaggio di Silvio Berlusconi, registrato al San Raffaele di Milano, con cui il premier invita i cittadini a recarsi alle urne.  A lanciarlo è, in videocollegamento, il vicepremier Antonio Tajani.

Salvini: aspettiamo il ritorno dello sceriffo a Brescia

“Aspettiamo il ritorno dello sceriffo a Brescia, di spacciatori e delinquenti ne abbiamo le palle piene”. È uno dei passaggi dell’intervento di Matteo Salvini, molto caustico con le opposizioni. “Ci sono ricostruzioni incredibili sui giornali sui dissapori tra me e Giorgia. Ma noi andremo avanti come treni per 5 anni, non ci ferma nessuno, né a Roma, né in Lombardia”. Il governatore Attilio Fontana sottolinea la competenza e le capacità dello sfidante sindaco contro la candidata del centrosinistra Laura Castelletti. “L’ho conosciuto quando era vicesindaco di Brescia e io sindaco di Varese ed è lì che ho cominciato a dire ‘è molto bravo’. Poi da assessore in Regione Lombardia è stato un punto di riferimento per la nostra giunta. È una persona competente. È a capo di una colazione che è la stessa di Lombardia e del governo nazionale, allora facciamo il filotto”.

Rolfi: l’ultima volta che abbiamo visto un premier era Conte, alle tre di notte

Fabio Rolfi chiude la manifestazione con un omaggio particolare al presidente del Consiglio. “Era da tanto tempo che non ci capitava di vedere il premier qui con la luce del giorno”, dice tra gli applausi. Ricordando che durante la prima ondata pandemica “Conte si è fatto vedere a Brescia per qualche minuto alle 3 di notte. In uno dei periodi più brutti che la città ha attraversato. E noi non abbiamo dimenticato”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *