Il sondaggio, “Meno tasse a chi fa figli”: italiani d’accordo col governo. Anche quelli che votano Pd
Il 72% degli italiani è favorevole alla proposta del governo di “favorire le nascite tagliando le tasse alle famiglie per ogni figlio in più”. A rivelarlo è un sondaggio Demos illustrato su Repubblica da Ilvo Diamanti, dal quale emerge che il sì alla misura è assolutamente trasversale al sostegno ai partiti, alla pratica religiosa e all’età: sebbene la percentuale del consenso vari a seconda delle caratteristiche del campione, infatti, la percentuale di quanti sono convinti della bontà del “piano culle” resta sempre ampiamente maggioritaria.
Il 72% degli italiani d’accordo col governo: giusto tagliare le tasse a chi fa più figli
Nello specifico le percentuali di consenso alla misura si attestano al 94% tra gli elettori di Forza Italia, all’82% tra quelli di FdI e Lega, al 72% tra quelli del Pd e al 60% tra quelli del M5s. Se ci si sposta sul fronte dell’attitudine religiosa si vede che praticanti “saltuari” e “assidui” esprimo il 74% del gradimento per il taglio delle tasse i base ai figli e i “non praticanti” il 68%. E, ancora, il dato anagrafico: la percentuale va dal 63% della fascia d’età 30-44 anni, al 78% di chi ha 65 anni o più. Dunque, oscillazioni esistono, ma sempre e solo nel campo di un apprezzamento che si manifesta con estrema forza. “Il consenso rilevato al proposito appare molto ampio. Coinvolge, infatti, il 72% degli intervistati. Senza differenze evidenti, fra le diverse componenti considerate”, scrive infatti Diamanti, nell’articolo che accompagna e illustra il sondaggio.
Diamanti: “La questione demografica percepita come una necessità da affrontare”
Dunque, la questione demografica, in Italia, non solo “è particolarmente sentita”, ma “è percepita come una necessità da affrontare“, sottolinea ancora Diamanti, ricordando che “nei prossimi giorni, a Roma avranno luogo gli Stati generali della natalità, giunti alla terza edizione”. Vi prenderanno parte, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la segretaria del Pd, Elly Schlein; il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei); “ma, soprattutto, Papa Francesco”. Dunque, rileva il sociologo, “una presenza trasversale. Perché la questione coinvolge l’attenzione di ambienti diversi”.
Anche gli elettori Pd sono d’accordo col governo, ma i dem si rifugiano nel “benaltrismo”
Ma se a parole tutti, sebbene con diversi gradi di attenzione, sono preoccupati della crisi demografica è poi sui fatti che si misura concretamente l’interesse e la disponibilità delle forze politiche ad affrontarla. E, ancora una volta, si conferma il diverso gradi di sintonia che esiste tra italiani e governo e italiani e forze d’opposizione, specie Pd. Mentre gli elettori dem, infatti, dimostrano di avere piena consapevolezza della necessità di misure mirate sulla famiglia, anche in questo campo il Pd ha adottato una linea di chiusura e polemica strumentale che finisce per spostare il focus altrove. Così, di fronte alla proposta di meno tasse per chi fa più figli, la risposta non è stata un responsabile “ok, noi ci siamo, vediamo come fare”, ma una serie di obiezioni disparate, da “il problema è il precariato” a “e chi non paga le tasse?”. Insomma, il solito benaltrismo, che non riesce mai a fare i conti con la realtà.