Immigrato, con precedenti e senza fissa dimora: chi è lo stupratore di Latina. Ronde in città
È stato individuato l’uomo che ha rapito una sedicenne, l’ha sequestrata per una notte e ha abusato di lei a Latina. E’ un cittadino romeno di 30 anni senza fissa dimora e con precedenti. La città è sotto choc e nel quartiere si organizzano ronde: «Va preso». E’ il Messaggero a rendere conto delle indagini dell’orrore verificatosi in città ai danni dei due giovanissimi fidanzati. Le pattuglie della Squadra Volante della Questura hanno sul cruscotto la foto segnaletica e una sommaria descrizione a cui si è arrivati attraverso il confronto delle testimonianze dei ragazzi protagonisti dell’orrore. È romeno di origine, è in Italia da tempo ma non ha un domicilio stabile. “È senza fissa dimora e gravita tra Latina Scalo e il nord della provincia di Latina. Qualche giorno qui, qualche giorno là. Tra un sito dismesso, una casa abbandonata, un appartamento occupato da conoscenti. Allo Scalo, almeno di vista, lo conoscono in tanti. Capita spesso che passi un pomeriggio seduto ai tavolini di uno dei bar della zona, quartierone da 20 mila abitanti, dove tutti si incontrano spesso e pochissimi si conoscono davvero”.
Lo stupratore di Latina è un romeno di 30 anni: le indagini
E’ il racconto del quotidiano romano che racconta di una rabbia diffusa e di una strisciante ironia. Come se non fosse una sorpresa il comportamento violento dell’uomo. “A mezza bocca nella zona c’è chi sobbalza: «Lui? Ma no». E altri invece mugugnano: «Me lo sentivo». L’uomo ha precedenti, anche se solo per reati contro il patrimonio. Gli investigatori della Mobile, guidati dal vicequestore Mattia Falso affermano di non dormire da 48 ore: la prima notte perché c’era da cercare la ragazza rapita da uno sconosciuto “e si temeva il peggio; la seconda perché c’era (e c’è ancora) il timore che lo stupratore capita l’aria possa svanire nel nulla”. I due findanzati sono stati dimessi dal Goretti già giovedì. A Latina c’è sgomento e rabbia ed è diffusa l’intenzione di vigilare in parallelo con le Forze dell’Ordine.
A Latina o cittadini fanno le ronde per la caccia all’uomo
«Ronde? Chiamatele come vi pare» dice un cinquantenne nel cuore dello Scalo al Messaggero. L’intenzione è semplicemente quella di dare una mano a cercare quell’uomo «perché non faccia male a nessun altro». Quell’ex zucccherificio abbandonato dove è accaduto lo stupro è lì, abbandonato, aperto e mal frequentato. I due findazati intedevano appartarsi, hanno raccontato. I due ragazzi hanno raccontato agli inquirenti che con il tizio ci hanno anche parlato, poi la situazione è degenerata. «Quell’uomo fumava crack e loro ci hanno parlato. Poi li ha inseguiti», ha raccontato la mamma del ragazzo. che è stato picciato selvaggiamente dall’uomo. Ci sono varie verifiche in corso e il pm Valerio De Luca sta accertando se il 31enne possa essere stato aiutato da qualcuno in queste ultime 48 ore per sfuggire alla cattura. Non si sa dove possa essere finito il romeno.
La violenza
I due giovani avevano parcheggiato la minicar nell’area, ampia più di 10 mila metri quadri, per poi dirigersi verso uno degli edifici abbandonati. Sono stati avvicinati all’improvviso dall’uomo, con il quale avrebbero scambiato anche alcune parole prima di essere aggrediti. I due si sono rifugiati nella minicar. Dove l’uomo li ha raggiunti. Ha colpito con un pugno e fatto scendere il ragazzo. Poi ha portato via la ragazza. In un’area non lontana dalla stazione di Latina Scalo si è consumata la violenza sessuale. Coperta di fango e in un forte stato di choc all’interno dell’auto parcheggiata, l’adolescente è stata soccorsa dalle forze dell’ordine, dopo una notte passata in balia del suo aguzzino. A dare l’allarme e allertare le forze dell’ordine è stato proprio l’amico che, una volta ripresi i sensi, ha telefonato alla polizia.