Kosovo: 11 alpini feriti, 3 gravi. Meloni. “Inaccettabile, non tollereremo altri attacchi” (video)
Quarantanove militari del contingente di pace della Kfor in Kosovo, tra cui undici alpini italiani, sono rimasti feriti oggi, mentre cercavano di contenere i manifestanti a Zvecan, nel nord del paese.
Meloni: “Tutte le parti in causa facciano un passo indietro”
«A nome mio e del governo – ha dichiarato in una nota il presidente del Consiglio Giorgia Meloni – esprimo i miei più sinceri sentimenti di vicinanza ai militari italiani che sono rimasti feriti durante i disordini in Kosovo. Esprimo inoltre la più ferma condanna dell’attacco avvenuto a danno della missione KFOR che ha coinvolto anche militari di altre Nazioni. Quanto sta accadendo è assolutamente inaccettabile e irresponsabile. Non tollereremo ulteriori attacchi nei confronti di KFOR. È fondamentale evitare ulteriori azioni unilaterali da parte delle Autorità kosovare e che tutte le parti in causa facciano immediatamente un passo indietro contribuendo all’allentamento delle tensioni. L’impegno del Governo italiano per la pace e per la stabilità dei Balcani occidentali – prosegue la nota – è massimo e continueremo a lavorare con i nostri alleati. Confermo ai militari italiani la mia vicinanza e la forte gratitudine del Governo per la straordinaria professionalità e l’encomiabile spirito di servizio che dimostrano in ogni circostanza».
I soldati della missione Kfor della Nato sono stati esposti a un fitto lancio di bottiglie molotov. Tre nostri connazionali sono considerati in condizioni serie, tuttavia non in pericolo di vita: avrebbero infatti riportato ustioni e fratture.
Disordini in Kosovo: con gli alpini altri 38 militari della forza Kfor sono rimasti feriti
Le proteste sono scoppiate in quattro comuni dove si sono svolte le elezioni comunali. In particolare a Zvecan, gruppi di manifestanti serbi sono scesi in strada contro l’insediamento del nuovo sindaco di etnia albanese. I feriti appartengono al nono Reggimento alpini L’Aquila. Lo riferisce lo Stato Maggiore della Difesa, confermando che i militari del contingente italiano hanno riportato ferite da trauma e ustioni dovute all’esplosione di dispositivi incendiari.
Lo Stato maggiore della Difesa (Smd) precisa che i militari sono stati prontamente soccorsi dalle unità mediche di Kfor e sono attualmente sotto osservazione del personale sanitario che ne sta accertando le condizioni. «Il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, segue l’evoluzione della situazione per il tramite del Comando operativo di vertice interforze ed esprime vicinanza ai militari feriti e ai loro familiari», conclude la nota.
Secondo la stampa locale erano oltre mille i manifestanti kosovari serbi (KoS), molti dei quali a volto coperto, che si sono scontrati con le forze di polizia locali e la Kfor nel nord del Kosovo - a Zvecan, 45 chilometri a nord di Pristina. I manifestanti hanno lanciato oggetti e bombe molotov verso il cordone di sicurezza composto. Sul posto erano presenti una compagnia polacca, due compagnie ungheresi e una italiana.
Si infittiscono in questi momenti i messaggi del mondo politico e istituzionale che esprimono vicinanza ai nostri soldati. A cominciare dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che esprime «vicinanza e augura una pronta guarigione ai militari Nato Kfor italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo».
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, è stato tra i primi a dare la notizia su Twitter: «Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione KFOR rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara», ha precisato. «I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace», ha sottolineato.
Non fa mancare il suo sostegno ai nostri soldati anche il presidente del Senato Ignazio La Russa: «Desidero esprimere la mia sincera vicinanza ai militari italiani, ungheresi e moldavi della missione Nato KFOR rimasti feriti negli scontri in Kosovo. A loro giungano i migliori auguri di pronta guarigione». Analogo messaggio arriva dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che rivolge «le espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza, unitamente all’augurio di una pronta guarigione».
Da parte sua, il sottosegretario alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, appresa la notizia sottolinea che “nella missione in Kosovo, i militari italiani insieme con i colleghi delle altre nazioni e sotto l’egida della Nato, lavorano ogni giorno affinche’ il dialogo tra Kosovo e Serbia sia proficuo e si possa raggiungere finalmente un accordo. Siamo da anni impegnati sul terreno, in questa missione delicata e strategica, finalizzata a garantire sicurezza e stabilità in tutta la regione Balcanica. Gli scontri di oggi e questa nuova escalation violenta non minano il nostro impegno e rafforzano ulteriormente ogni sforzo di pace e stabilità nell’area».