La Bolivia dice addio al generale Gary Prado Salmón che catturò Ernesto Che Guevara nel 1967
La Bolivia dice addio al generale Gary Prado Salmón, l’ufficiale boliviano che catturò Ernesto Che Guevara nell’ottobre del 1967.
Con la cattura del rivoluzionario argentino, Gary Prado Salmón, morto ieri a Santa Cruz all’età di 84 anni, era diventato un eroe nazionale boliviano e l’Esercito lo ricorda come l’eroe della battaglia di Ñancahuazú, quella combattutata contro l’Esercito di Liberazione nazionale comandato da Che Guevara.
Ad annunciare la scomparsa di Gary Prado Salmón, riferisce il giornale boliviano ‘La Razon‘, è stato il figlio, l’avvocato Gary Prado Araúz, in un post su Facebook.
“Il Signore ha appena chiamato mio padre, il generale Gary Augusto Prado Salmón al suo Regno. Se n’è andato accompagnato dalla moglie e dai figli. Ci lascia un’eredità di amore, onestà e tempra. Era una persona straordinaria. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo periodo di agonia. Dio li benedica”, scrive il figlio del generale.
Gary Prado Salmón, che all’epoca era un capitano dell’esercito boliviano, catturò Che Guevara e la sua impresa, ricorda ‘La Razon‘, “entrò negli annali della storia boliviana”.
Il generale ha scritto un libro che è un’analisi critica dell’avventura del Che in Bolivia. Si ritirò nel 1988 dopo trent’anni al servizio dell’istituzione militare.
Il Congresso della Bolivia lo decorò come eroe nazionale riconoscendo la sua difesa del paese in quell’episodio del 1967.
Dopo il pensionamento, ha anche insegnato Relazioni Internazionali presso l’Universidad Técnica Privada de Santa Cruz.
Il generale, ricorda il giornale boliviano, fu accusato di rivolta armata e terrorismo, per aver presumibilmente collaborato e incontrato Eduardo Rózsa, un mercenario che voleva uccidere il presidente Evo Morales.