La Russa presenta le celebrazioni per i 75 anni del Senato: momento di coesione di tutte le forze politiche

3 Mag 2023 12:39 - di Redazione

Il 7 e 8 maggio si celebra il 75esimo anniversario della Costituzione e del Senato della Repubblica. Un evento che ha visto Palazzo Madama allestire una serie di eventi, a partire dal concerto della Banda Interforze in Piazza Navona, che si terrà alle 17.30 con trasmissione in diretta su Rai 3, a cura di Rai Parlamento. Il giorno successivo, dalle 10.15 partono le iniziative in Senato, con la presentazione, in Sala Maccari, della moneta e del francobollo celebrativi e annullo filatelico del francobollo con il Ministro per le imprese e il Made in Italy Adolfo Urso. A seguire, dalle 11.30, l’evento in Aula alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per celebrare l’anniversario.

Poi ci sarà il convegno ‘Il Senato nella storia dell’Italia repubblicana‘ con relatori: Stefano Folli, Anna Finocchiaro, Ernesto Galli Della Loggia, Giuseppe Parlato. Al termine il concerto con Gianni Morandi, con trasmissione in diretta su Rai 2, a cura di Rai Parlamento.

Per la ricorrenza sono previste anche altre iniziative, come la mostra a Palazzo Giustiniani per rappresentare il percorso che conduce, dai primi tentativi costituzionali giacobini allo Statuto Albertino e, infine, alla Costituzione: esposti i documenti originali dello Statuto Albertino e della Costituzione, che sarà aperta dal 6 maggio all’11 giugno. Infine la facciata di Palazzo Madama sarà illuminata dal Tricolore nelle notti del 7 e 8 maggio.

“Questo evento – ha detto nel corso della conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni Ignazio la Russa – vuole essere un momento di coesione di tutte le forze politiche, e di tutti gli italiani, si celebra la prima seduta dopo la guerra, si celebra il ritorno in questa aula della libertà e del libero Parlamento”. “Quando si decise di chiamarlo Senato della Repubblica – ha aggiunto – c’era in discussione anche ‘Camera dei Senatori’, è stata una scelta indovinatissima chiamarlo ‘Senato della Repubblica’ a testimonianza che in queste Aule c’è l’intero patrimonio storico e culturale dell’Italia repubblicana”.

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