L’ex deputata Verde contro gli ecovandali: recitano un copione, sono finti disperati, vanno ignorati
Stiamo dando troppo spazio agli ecovandali. Rosa Filippini, che fu tra le protagoniste del movimento dei Verdi negli anni Ottanta, deputata nel 1987, direttrice di Astrolabio-Amici della Terra, oggi prende le distanze decisamente dagli attivisti di Ultima Generazione e dai loro metodi. Con Libero così commenta la decisione della Procura Federale tedesca di ordinare perquisizioni per sette attivisti locali del gruppo, con l’accusa di sostenere una organizzazione criminali.
Filippini è contraria agli arresti ma non fa sconti a quelli di UG. «Sono contraria agli arresti e ad evocare il terrorismo che è un fatto grave e serio. Questi sono piccoli conformisti che non sanno niente e che aspirano ad andare in Tv. Basta fargli pagare le spese». Anche affidare loro la ripulitura dei monumenti imbrattati non è una giusta strada.
«Io non è che mi fiderei tanto. Questi ragazzi sono maldestri. Non hanno familiarità con i materiali, non fanno neanche le pulizie di casa, quindi non mi fiderei di far ripulire opere d’arte a loro. Arrestarli no – aggiunge Rosa Filippini – Ne facciamo dei terroristi e con tanta gente che c’è sensibile a questo modo di porre le politiche ne facciamo degli eroi. Secondo me, è sbagliatissimo».
La soluzione potrebbe essere il silenzio. Ignorare il loro ecoteppismo e le loro azioni urticanti. “Vorrei piuttosto che non fossero intervistati, non fossero chiamati dalle televisioni, non gli fosse dato credito, perché l’obiettivo delle loro azioni per il momento è proprio questo. Avere popolarità, avere la parola, essere portati dalla stampa al livello di interlocutori primari”.
Filippini non condivide neanche la presunta “disperazione” che gli ecovandali ostentano ad ogni intervista. «Allora, se sono disperati davvero, be’, insomma, inquieta dirlo, ma non ci stanno troppo con la testa. Credo sia invece una parola d’ordine. Dicono tutti le stesse cose quando vengono intervistati, dicono siamo disperati, fanno delle scene come per mettersi a piangere. Mi sembra che sia un copione scritto, che di volta in volta dei giovani vocati a questo ruolo si incaricano di interpretare».