Meloni anticipa il rientro dal G7: “Non posso stare lontana dall’Italia in un momento come questo” (video)
“Non posso stare lontana dall’ Italia in un momento così complesso. La mia coscienza mi impone di tornare. Grazie ai leader per la solidarietà dimostrata all’Italia”. Esordisce così il premier, Giorgia Meloni nella conferenza stampa al Grand Prince Hotel di Hiroshima. Sono le 23 ora locale (le 16 in Italia), quando il presidente del Consiglio, dopo una impegnativa giornata in Giappone per la riunione del G7, decide di anticipare il rientro in Italia per seguire da vicino l’emergenza maltempo che ha colpito in particolare l’Emilia Romagna. Un abbraccio con Zelensky, la mano a Biden, la riunione con Macron e von der Leyen per mostrare i danni dell’alluvione in Emilia-Romagna: è stato, per Giorgia Meloni, un G7 da protagonista. “Sono soddisfatta del contributo italiano alla discussione, siamo partner seri e affidabili”. “Abbiamo affrontato tutte le grandi crisi in atto. Ho portato il punto di vista italiano per contribuire a un futuro di sicurezza e prosperità”. Così in un tweet della tarda mattinata si era espressa il premier. Al termine del punto stampa, Meloni salirà sul volo di Stato che la riporterà in Italia. Si recherà personalmente nelle zone alluvionate, si apprende da fonti dell’esecutivo.
Meloni anticipa il rientro in Italia. Andrà nelle zone colpite dall’alluvione
“Ho deciso di tornare in Italia, non riesco più a stare lontana in un periodo così complesso. Ho bisogno di lavorare in prima persona” sull’emergenza. Il governo “come avete visto è impegnato, e di questo ringrazio tutti. Ma la mia coscienza, dopo due giorni e più di distanza, mi impone di tornare. E’ una scelta che ho condiviso con gli altri leader. Che ringrazio per la loro solidarietà, espressa a 360 gradi anche con disponibilità di aiuto”. Sente che non può stare lontana. “Serve anche a me tempo per organizzare al meglio il cdm”, che si terrà “nella giornata di martedì. Ne ho parlato anche con Kishida e Zelensky”. Tutti hanno compreso perfettamente la gravità della situazione italiana. “Abbiamo parlato dei rapporti con il Sud globale e di come superare la narrativa di un Occidente contro il resto del mondo. Non è così”, spiega Meloni da Hiroshima, rimandando al prossimo appuntamento.
Meloni: “Il prossimo G7 in Puglia dopo le Europee”
“Ho illustrato al presidente Kishida le nostre idee” sul prossimo G7. Che spetterà all’Italia organizzare. “Gli abbiamo annunciato che si terrà a metà giugno, stiamo aspettando la definizione delle elezioni europee. Il summit lo organizzatemi immediatamente dopo. Così come ho annunciato che la sede sarà la Puglia, in un vertice in cui il sud sarà centrale: porteremo i grandi nel sud d’Italia. In Puglia perché ha la funzione di ponte tra Occidente e Oriente”. Tema centrale sono state le migrazioni, sul quale Meloni ha riscontrato” grande disponibilità a dare una mano. L’incontro con Macron è andato bene, così come sono andati bene gli altri incontri”. Con il Presidente francese – ha spiegato i termini del bilaterale- “tendiamo ad essere concreti: al di là dei temi da campagna elettorale che ognuno ha, siamo due nazioni molto vicine su molti temi. Abbiamo parlato molto”. Così come “della Tunisia”, rimarcando la necessità, sul primo punto: ossia “di giungere a soluzioni concrete già nel prossimo consiglio europeo: si deve agire e subito”.
Dal G7 “ampia disponibilità sul tema delle migrazioni”
“Mi pare ci sia ampia disponibilità a dare una mano e non tanto all’Italia- specifica il premier- : noi siamo la frontiere d’Europa. E se noi non siamo più in grado di affrontare la situazione, inevitabilmente queste persone andranno in altre Paesi. Né si può pretendere che diventiamo un campo profughi per difendere le frontiere esterne dell’Ue. Su questo vedo la disponibilità da parte di tutti”, assicura Meloni spiegando di averne parlato anche con Ursula Von der Leyen. Sulle decisioni, in sede europea, “i tempi sono sempre molto ampi, ma in questa fase non possiamo permettercelo”. Tuttavia “non posso discutere sul fatto che non ci sia la volontà” di trovare soluzioni. “Sono soddisfatta di come l’Italia viene ascoltata”, da “grande protagonista”, abbiamo tenuto “posizioni chiare su tutto”, tiene a sottolinare la premier: “Abbiamo riportato dopo anni nel dibattito in seno al G7 il tema dei fenomeni migratori; del traffico di esseri umani, di come si combatte la migrazione illegale; dell’Africa e della Tunisia, che sarà citata nel documento. Un grande tema che l’Italia conosce meglio di tutti gli altri”. Ha poi ha annunciato le prossime visite a Washington e a Parigi. “Le date le fissano gli sherpa in base alle rispettive agende: credo che possano avvenire entrambe prima dell’estate”.
“Stanzieremo altre risorse per l’alluvione”
Quindi l’emergenza alluvione in Emilia Romagna e regioni limitrofe. “Sto tornando in Italia per occuparmi di questo – dice ai cronisti. So cosa abbiamo fatto, so cosa abbiamo in cantiere, ma ho bisogno di parlare con tutte le persone coinvolte”. Gli aiuti: “Noi abbiamo già portato in Cdm una cifra assolutamente non sufficiente. Abbiamo nominato il presidente della Regione commissario straordinario. In un prossimo Cdm stanzieremo altre risorse, ma non per avviare la ricostruzione. Ora dobbiamo fermare questo disastro, altrimenti è difficile fare una quantificazione. Le risorse ci sono: c’è stata anche la disponibilità dei leader -Biden, Michel – ma anche di leader che non sono qui. E che mi hanno scritto grazie al ruolo che l’Italia ha nel mondo. Ho mostrato ai leader anche le immagini” del disastro. “Noi nelle pieghe del bilancio sapremo occuparcene” – promette– trovando i fondi. “Sono senz’altro necessari provvedimenti per avviare allentamenti burocratici e per alleviare il peso su famiglie e imprese. Una volta fermato il maltempo, potremo fare una stima complessiva e capire quale sono gli interventi da fare”.
Trudeau è stato vittima di una fake news. Se ne è reso conto”
Non poteva mancare la domanda sul botta e risposta tra lei e il premier canadese che ha tenuto banco nel dibattito italiano. ‘‘Credo che Trudeau fosse vittima di una fake news. E credo che lui stesso se ne sia reso conto”. Vittima della cattiva informazione ”di una certa propaganda. Ma poi quando si entra nel merito, non si ha notizia dei temi di cui essere preoccupato. E’ stato un po’ avventato. Ma gli ho spiegato che non c’è alcun motivo di essere preoccupato quando non è cambiato nulla rispetto alle amministrazioni precedenti”. E ha concluso: ”Ci sta, può accadere si essere vittima di fake news. Ma credo che Trudeau si sia reso conto quanto la sottoscritta sia distante dai racconti che si fanno di lei’‘.