Meloni: “Il voto dà un’ulteriore spinta all’azione del governo. Gli italiani si fidano di noi”
Non c’è stato pareggio, non c’è stata la rivincita della sinistra, che è a lutto da settembre per la vittoria schiacciante del centrodestra. Giorgia Meloni è soddisfatta del verdetto delle comunali che conferma, numeri alla mano (su 13 capoluoghi di provincia quattro sono andati al centrodestra, due al centrosinistra, buone possibilità di vittoria in tutti i ballottaggi) la crescita della coalizione di governo.
Meloni: l’esito del voto rafforza l’azione del governo
“Il risultato del voto amministrativo è un’ulteriore spinta all’azione del governo. Il consenso degli elettori ci sprona ad accelerare sulla realizzazione del programma di riforme economiche, sociali e istituzionali”. Il premier all’indomani dello spoglio, legge la conferma della fiducia degli italiani come un via libera all’agenda ambiziosa di Palazzo Chigi. “Faccio gli auguri a tutti i sindaci eletti nel primo turno delle elezioni amministrative. Il centrodestra conferma la sua forza di coalizione di governo, il valore della stabilità e della chiarezza di fronte agli italiani”. E ancora: “Siamo concentrati sui nostri obiettivi”, prosegue Meloni. “I dati sulla crescita confermano la concretezza della politica economica, la fiducia di famiglie e imprese cresce, l’Italia è protagonista sulla scena internazionale”.
Foti: nuova sconfitta della sinistra
Di sconfitta della sinistra, sola e/o male accompagnata, parla senza mezzi termini Tommaso Foti. “Dopo i cattivi risultati delle regionali, la sinistra esce male anche dal primo turno delle comunali. È evidente che le opposizioni al governo Meloni confermano le proprie amministrazioni in due soli capoluoghi di provincia. A differenza del centrodestra che si afferma in quattro capoluoghi di provincia, tra i quali la città di Latina, strappata alle opposizioni con il clamoroso successo della candidata di Fratelli d’Italia, Matilde Celentano”.
“Ora avanti tutta per vincere i ballottaggi”
Il capogruppo di FdI alla Camera rimarca l’ottima performance del suo partito. “Proprio Fratelli d’Italia cresce nelle urne in modo vertiginoso rispetto alle elezioni comunali di 5 anni fa, sia nelle percentuali sia nel numero degli eletti. Ora sta al centrodestra, impegnarsi fino in fondo affinché nei ballottaggi si possa completare il successo di ieri”.
Rampelli: successo oggettivo del centrodestra
Fabio Rampelli parla un oggettivo successo del centrodestra. “Su sei città capoluogo 4 sono andate al centrodestra e 2 al centrosinistra. Una sola ha cambiato verso ed è Latina. Che dal centrosinistra passa al centrodestra con il risultato clamoroso del 70% e con una candidata sindaco di FdI”. A fronte di una luna di miele confermata tra Giorgia Meloni e gli italiani – aggiunge il vicepresidente della Camera – ce ne sta una che non scocca con la nuova leader del Pd. Per non parlare del M5S che non supera il 5% e prima vantava amministrazioni illustri come quelle di Parma, Torino e Roma.
Salvini ringrazia amministratori ed elettori
Soddisfatto Matteo Salvini, che ringrazia amministratori ed elettori. “Grandi risultati in Veneto. E l’ingresso di sei nuovi comuni tolti alla sinistra, in Lombardia. Dove, oltre al bis di Sondrio, si passa dai 16 ai 18 sindaci. E nel Lazio, con straordinari risultati del centrodestra al primo turno a Latina, Fiumicino, Terracina, Pomezia. Ora – conclude il suo tweet il leader leghista – testa ai ballottaggi – a Pisa (dove il nostro candidato lo ha mancato per una manciata di voti), Brindisi, Massa, Siena, Terni, Ancona e Vicenza”.
Gasparri: titoli imbarazzanti dei giornali di sinistra
“Ottimo risultato per il centrodestra”, commenta Maurizio Gasparri. “Già conquistati numerosi capoluoghi al primo turno delle amministrative. Strappando Latina alla sinistra. Possiamo battere sindaci di sinistra in vari ballottaggi. E possiamo avere per la prima volta una storica affermazione a Ancona”. Così il responsabile azzurro per gli enti locali e vicepresidente del Senato, che non rinuncia a bacchettare la faziosità della stampa di sinistra. Con titoli “imbarazzanti” e ricostruzioni fantasiose di chi non accetta l’amara sconfitta.