Michela Murgia: “Ho un tumore al quarto stadio, mi restano mesi di vita”. La rivelazione al “Corriere”
Michela Murgia, la scrittrice sarda cinquantenne ha annunciato in una lunga intervista al Corriere della Sera di avere un “carcinoma renale al quarto stadio” e di avere davanti ancora qualche mese di vita: “Dal quarto stadio non si torna indietro”, “le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello”. Racconta la sua malattia senza reticenze. Purtroppo, spiega, “a causa del Covid avevo trascurato i controlli“. Ora, racconta la scrittrice, “mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”.
Michela Murgia, annuncio choc: “Ho il camcro, mi restano mesi”
Murgia ha raccontato di aver comprato una casa a Roma molto grande, con dieci letti «dove la mia famiglia queer potrà vivere insieme». E ha scritto un libro intitolato “Le tre ciotole”. Sono quelle in cui lei mangia, rigorosamente da sola, un pugno di riso, qualche pezzetto di pesce o di pollo e qualche verdura. «Mi hanno tolto cinque litri d’acqua dal polmone». Ha annunciato l’intenzione di sposarsi. «Mi restano mesi. Mi sposo perché lo Stato chiede un ruolo: mio marito saprà cosa fare. Spargete le mie ceneri nell’oceano in Corea. Spero di non morire finché la Meloni è premier», aggiunge la scrittice e polemista. Il suo nuovo libro si apre con la diagnosi di un male incurabile. La scrittice era stata già colpita dal cancro: «A un polmone. Tossivo. Feci un controllo. Era a uno stato precocissimo. Lo riconoscemmo subito. È stata una botta di culo».
Murgia: “Sono serena, ho avuto modo di scrivere un alfabeto dell’addio”
Nel febbraio 2022 era stata ricoverata in terapia intensiva. All’epoca Murgia aveva fatto sapere di aver subito un intervento di chirurgia toracica all’ospedale Fatebenefratelli di Roma. E aveva postato su Facebook le foto di una siringa di soluzione iniettabile e di alcune pillole spezzate per la sua terapia. Murgia è nata il 3 giugno del 1972 a Cabras in Sardegna. È stata sposata con Manuel Persico dal 2010 al 2014. Ha scritto il libro “Chirù” all’epoca della prima diagnosi del cancro. Si dice serena: “Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite. Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera. Cose che non sapevo neppure di desiderare. Ho ricordi preziosi”. E “in questo tempo ho avuto modo di preparare tutto. Scrivere un alfabeto dell’addio. Predisporre un percorso collettivo. Tanti dicono di voler morire all’improvviso, nel sonno, senza accorgersene. Ora ho capito perché mia nonna da piccola mi faceva recitare una preghiera contro la morte improvvisa”.