Michele Serra non conosce la storia del Msi e di Almirante: farebbe bene allora a tacere o a documentarsi
Alla lunga serie di giornalisti e commentatori che non conoscono la storia della Destra possiamo aggiungere anche Michele Serra, ex giornalista de “L’Unità”, già direttore di “Cuore e da parecchi anni firma di punta di “Repubblica”. Dove ha una rubrica, “L’amaca”, che ieri si intitolava “La differenza profonda”. Anche lui fa il solito pasticcio in cui mescola tutto laddove scrive “Il neofascismo italiano, oggi governante”, ma poi la vera perla è proprio quella relativa alla differenza che poi ha dato il titolo alla rubrica. Infatti Serra afferma: “Mentre esiste una netta separazione tra sinistra parlamentare e terrorismo rosso, non esiste analoga distanza tra terrorismo nero e neofascisti (deputati e senatori missini inclusi). Questa in termini storici, è la differenza, ed è una differenza tanto rilevante quanto rimossa e cancellata”.
Una frase che sicuramente Berlinguer e tanti altri comunisti storici non avrebbero mai affermato perché le distanze tra il Msi e il terrorismo nero sono sempre state abissali e soprattutto segnate da tre parole: “pena di morte”. Il Msi-Dn è stato l’unico partito che dinanzi alle stragi ha sempre chiesto la “pena di morte” con manifesti e dichiarazioni di Almirante ed altri esponenti (anche dopo la strage di via Fani). E’ capitato nel 1969, nel 1973 (dopo il rogo di Primavalle), nel 1974, nel 1978, nel 1980. Non solo: nel 1981 il Msi-Dn ha raccolto e presentato più di un milione di firme per una petizione popolare, prima firmataria Anna Mattei (nella foto con Giorgio Almirante) la mamma di Virgilio e Stefano uccisi nel rogo della loro abitazione provocata da tre elementi di Potere Operaio. I tre terroristi furono difesi e sostenuti da autorevoli esponenti della sinistra (dal comunista Umberto Terracini al socialista Riccardo Lombardi). La petizione chiedeva che venisse applicato per i reati di terrorismo il codice militare di guerra che appunto prevede la pena di morte.
Inoltre Almirante nei confronti dei terroristi di destra nelle sue dichiarazioni chiedeva la “doppia pena di morte”: una perché terroristi e una perché infangavano la destra. Pena di morte per i terroristi (e i grandi trafficanti di droga) prevista anche nel progetto di Costituzione per una Nuova Repubblica elaborato dal Msi tra il 1979 e il 1982. Serra dimentica tutto questo? Speriamo per lui che si tratti solo di una “smemoratezza politica”, di uno “strabismo della memoria”. Il Msi ha condannato sempre il terrorismo e i terroristi, anche nel 1974-75, basta andarsi a rileggere i discorsi parlamentari dei politici missini e la collezione del Secolo d’Italia quando invece l’Unità (e anche D’Alema e probabilmente Serra) non solo sosteneva l’Unione Sovietica ma inneggiava pure ai vietcong e ai khmer rossi, noti campioni di democrazia come hanno dimostrato nel Vietnam e in Cambogia.