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Monza, un pensionato ripara una buca ma il Comune lo multa di 866 euro: “Non ha seguito l’iter”

Cronaca - di Redazione - 12 Maggio 2023 alle 13:51

La buca della discordia. Una vicenda paradossale. “La segnalazione sulla buca non è mai arrivata nei canali ufficiali ossia la mail dell’ufficio tecnico e l’app sul municipio”. E la polizia locale, di fronte a un intervento “non autorizzato” di riparazione non ha potuto fare altro che elevare la multa. E’ quel che è accaduto a un pensionato che in modo generoso aveva preso un’iniziativa ricoprendo una buca che poteva causare pericoli alla collettività. Le parole sono quelle del sindaco di Barlassina (Monza e Brianza), Piermario Galli, che ha  spiegatp  così all’Adnkronos il punto di vista dell’amministrazione comunale sulla vicenda del pensionato che si è visto elevare un verbale da quasi 900 euro per aver chiuso una buca stradale.

Pensionato ripara una buca ed è multato in modo salato

“La segnalazione in questione non è mai arrivata nei canali ufficiali ossia la mail dell’ufficio tecnico e l’app sul municipio. Il signore – che si chiama Claudio Trenta- si è limitato a fare la segnalazione sul suo gruppo, peraltro privato; riportando poi il lavoro fatto, non autorizzato – spiega il primo cittadino -. Per forza di cose, quando la polizia locale ne è venuta a conoscenza dai giornali, ha fatto un sopralluogo sul posto. E ha applicato il codice della strada non potendo fare altro che elevare, purtroppo, la multa”. “Dico purtroppo perché spiace anche a me. E ora in tanti sui social mi scrivono che devo togliere la multa, ma non funziona così”, sottolinea Galli.

Monza, botta e risposta tra il pensionato e il sindaco

Far coincidere l’iter amministrativo con il buon senso pare sia impossibile per il sindaco. Ma il pensionato non demorde.  Con un selfie, Trenta mostra il verbale in cui gli si contesta la violazione dell’articolo 21 del Codice della strada: poiché “eseguiva opere sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa, senza la preventiva autorizzazione della competente autorità”. Racconta di avere agito per riparare una buca da lui ritenuta pericolosa. E il bello – o il ridicolo- della faccenda  è quello di essere anche obbligato a rimuovere l’opera abusiva. Cioè, commenta lui, a “riportare la strada come era prima con la voragine, creando un pericolo per chi attraversa, oltre che per gli automobilisti che inavvertitamente potrebbero finirci dentro e danneggiare l’auto”.

L’assurdo, il pensionato dovrà “riaprire” la buca”

Non solo, ma il pensionato ha intenzione di ufficializzare “la denuncia nei confronti della polizia municipale e dell’amministrazione comunale per omissione d’atti d’ufficio“: lo  ha scritto il 72enne a corredo del post, affermando di aver segnalato il pericolo per lungo tempo. E specificando di non aver alcuna intenzione di pagare. “Sono andato avanti per tre mesi a segnalare sempre la stessa buca – ripete-  perché era pericolosa, non lo faccio per divertimento. C’era questa buca più profonda e più larga di uno scarpone; proprio sul passaggio pedonale. Mi chiedo come sia possibile che in Comune non se ne fossero accorti”.

Il sindaco: “Faccia ricorso, deciderà il giudice”

“Questo nostro concittadino – replica il sindaco – è solito segnalare ogni tipo di disservizio o stranezza: dalla lattina per terra ai sacchi di immondizia malposti o non ritirati, alle buche. Ma la riparazione di una buca – mantioene il punto- è un intervento che non può fare un semplice volontario: deve essere fatta dall’ufficio tecnico e dalla polizia locale con le ditte specializzate”. Popi ammette che  “una pubblica amministrazione ha tempi piuttosto lunghi, ma c’è un iter da seguire. Se un cittadino vuol fare del bene ed essere utile al territorio può iscriversi al ‘registro delle ricchezze umane’: con indirizzi chiari su cosa si può fare ed è coperto da assicurazione”. Non è molto semplice. Infine, riguardo al pagamento della multa, il primo cittadino conclude: “E’ facoltà del cittadino fare ricorso, poi deciderà il giudice di pace”.

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di Redazione - 12 Maggio 2023