Mosca risponde ai successi europei di Zelensky: bombardamento a tappeto sui cieli di Kiev
Intenso bombardamento russo su Kiev nella notte. Non si fa attendere la risposta militare di Mosca ai successi europei del presidente Zelensky. Per l’ottava volta dall’inizio di maggio, la capitale russa è finita sotto attacco. Questa volta con “eccezionale intensità”. Lo ha denunciato il capo dell’amministrazione militare della capitale, Serhiy Popko, in un post su Telegram. “Questa volta il nemico ha lanciato una serie di attacchi da diverse direzioni simultaneamente, usando droni, missili da crociera e probabilmente missili balistici. Il massimo numero di attacchi missilistici nel più breve periodo di tempo”. Secondo la stessa fonte, i danni in generale “non sono stati significativi”.
Attacco missilistico su Kiev nella notte
A seguito dei raid si contano tre feriti, secondo quanto ha reso noto il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko. Nessuna vittima. I rottami dei missili e dei razzi abbattuti dalla contraerea sono caduti su alcune auto parcheggiate, che si sono incendiate. E su un edificio nel distretto di Solomyanskyi, nella parte occidentale di Kiev.
La difesa ucraina intercetta e distrugge 18 missili
La difesa aerea ucraina è riuscita a distruggere la maggior parte dei droni e dei missili russi. Diciotto quelli intercettati e distrutti, fra cui sei Kinzhal, lanciati dalla Russia contro il paese durante la notte. Lo ha reso noto il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi, precisando che “verso le 3,30 i russi hanno attaccato l’Ucraina da nord, sud ed est”. “Il nemico – ha aggiunto – ha attaccato anche con droni Shahed-136/131 e condotto ricognizioni aeree con altri tre droni. Tutti sono stati distrutti”.
Salgono le perdite di vite umane per Mosca: 520 in un giorno
Intanto prosegue la conta del bollettino quotidiano dello Stato Maggiore dell’esercito ucraino, diffuso su Facebook, sulle perdite della Russia. Mosca – si legge – ha perso nell’ultimo giorno 520 uomini, facendo salire a 199.980 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 199.980 uomini, 3.762 carri armati, 7.348 mezzi corazzati, 3.150 sistemi d’artiglieria, 562 lanciarazzi multipli, 316 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, le forze russe avrebbero perso anche 308 aerei, 294 elicotteri, 6.048 autoveicoli, 18 unità navali e 2.732 droni.
Resta tesa la situazione a Bakhmut
Numeri che confermano la resistenza dell’Ucraina pronta al contrattacco per liberare i territori occupati. Un’operazione per la quale ci vorrà tempo – ha fatto sapere il presidente Zelensky nel suo tour in Europa. Con il quale ha ottenuto la conferma del sostegno dei partner occidentali. A cominciare dall’Italia. “La situazione a Bakhmut resta tesa. Le forze russe continuano ad avanzare e hanno inviato rinforzi”, ha detto il capo dell’amministrazione filorussa dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, Denis Pushilin, citato dalla Tass.
L’Ucraina contiene i progressi russi nel nord ovest
Secondo l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito negli ultimi quattro giorni, invece, le forze ucraine hanno compiuto progressi tattici per stabilizzare i loro fianchi a Bakhmut, ottenendo un po’ di vantaggio. “Gli assalti ucraini hanno costretto i russi a ritirare la linea sul fronte nordoccidentale della città. L’Ucraina riesce a contenere i progressi della Russia nella zona occidentale, sulla linea Donetsk-Donbass, dimostrandosi un ostacolo e attuando un piano difensivo intorno alla città di Chasiv Yar, nel Donetsk”.