Napoli, si scioglie il sangue di San Gennaro. Dopo lo scudetto si compie il “miracolo di Maggio”
Napoli dei miracoli. Il sangue di San Gennaro si è sciolto alle ore 17.03. Anche quest’anno si è ripetuto il consueto prodigio della liquefazione del sangue del Santo patrono, nella prima delle tre date dell’anno in cui è atteso. Dopo la gioia per l’agognato scudetto, atteso da 33 anni, che ha letteralmente fatto impazzire il popolo azzurro, è arrivato puntuale anche il “miracolo di maggio”. Acclamato dalla folla dei fedeli.
Dopo lo scudetto arriva il miracolo di maggio
A dare l’annuncio è stato l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. Poco dopo aver aperto la cassaforte che custodisce le reliquie del Santo nella Cappella del tesoro di San Gennaro all’interno del Duomo. L’annuncio è stato accompagnato dal tradizionale sventolio del fazzoletto bianco e all’applauso della folla sul sagrato.
Il sangue di San Gennaro si è sciolto
Inevitabile il pensiero dell’arcivescovo Battaglia alle gioie del calcio. “In questi giorni la nostra città è piena di passione per la sua squadra, fiera di aver vinto il campionato. La vittoria di una squadra sta diventando simbolo di ulteriori possibili conquiste”, ha detto il prelato. “Da aggiungere ai tanti primati culturali, di bellezza, di storia di cui questa città può vantarsi. Ecco, credo che lo scudetto del Napoli diventi un po’ per tutti un motivo per gioire. Ma anche per rimboccarci le maniche. Se lo sport, come spesso si dice, è la metafora della vita, allora questo vuol dire che Napoli, e non solo la sua squadra, può vincere il campionato della storia e le partite della vita”.
La processione con le reliquie del santo patrono
Il ‘miracolo’ atteso il sabato che precede la prima domenica di maggio è accompagnato dalla processione del busto del santo e delle ampolle contenenti il sangue del martire, che parte dal Duomo e attraversa il centro antico della città. Per concludersi nella Basilica di Santa Chiara La processione si svolge in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo dal cimitero nell’Agro Marciano, territorio oggi ricadente nel quartiere Fuorigrotta, alle Catacombe di Capodimonte. Per questo poi denominate Catacombe di San Gennaro. La processione è anche detta “degli infrascati” per la consuetudine del clero di proteggersi dal sole coprendosi il capo con corone di fiori.
Il corteo dei fedeli e dei parroci
Il corteo si snoda per via Duomo, proseguendo lungo via San Biagio dei Librai, piazza San Domenico Maggiore e via Benedetto Croce, fino alla basilica di Santa Chiara. Lungo il percorso, accompagnato dalla fanfara dei carabinieri, i parroci del territorio attraversato onorano il santo patrono con l’offerta dell’incenso e il suono delle campane.
La celebrazione eucaristica a Santa Chiara
Chiude la giornata nella basilica di Santa Chiara la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo. Durante la quale i fedeli pregano per la prodigiosa liquefazione del sangue del Santo. Per tutta la settimana seguente, nella Cappella del Tesoro ogni giorno sarà venerata la teca contenente le ampolle del sangue di San Gennaro.