Nuova ondata di Covid in Cina: attesi 65mln di casi a settimana. Da noi esperti d’accordo: nessun allarme

23 Mag 2023 16:31 - di Redazione
Covid in Cina

Cina senza pace. Nel Paese è in corso una nuova ondata di Covid 19, con relative fosche previsioni annunciate dagli esperti che, tra proiezioni e calcoli delle probabilità, tornano a parlare di grandi numeri di contagi. E annunciano un picco da circa 65 milioni di infezioni a settimana atteso a fine giugno.

Covid, Cina senza tregua: nuova ondata in arrivo

Proprio così: queste le proporzioni calcolate dalle previsioni di Zhong Nanshan, il principale esperto di malattie respiratorie del gigante asiatico, intervenuto a Guangzhou al Greater Bay Area Science Forum. Ad alimentare la nuova ondata di contagi – riporta il Globel Times – sono le varianti XBB di Sars-CoV-2, diventate dominanti nel Paese. Mutanti contro cui la Cina ha approvato due nuovi vaccini – ha riferito Zhong – prossimi alla commercializzazione, e si appresta ad autorizzarne altri 3 o 4.

Covid in Cina, attesi 65 mln di casi a settimana a fine giugno

Per la National Health Commission le varianti XBB, ricombinanti di Omicron, mostrano una trasmissibilità e una fuga immunitaria superiori a Omicron, ma senza cambiamenti significativi in termini di patogenicità. L’ondata in corso non dovrebbe dunque produrre sugli ospedali cinesi gli effetti travolgenti visti lo scorso inverno dopo l’abbandono della politica Zero Covid.

Il primo esperto del Paese: presto 2 nuovi vaccini per la nuova variante

Wang Guangfa, esperto di malattie respiratorie del Peking University First Hospital, ha però sottolineato al Global Times l’importanza per le persone fragili di adottare opportune misure di prevenzione. Anche perché, Secondo il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (China Cdc), il tasso di infezione della variante Xbb è passato dallo 0,2% di metà febbraio al 74,4% di fine aprile e all’83,6% di inizio maggio. Uno scenario in cui i nuovi vaccini specifici per la variante XXB potranno fare la differenza.

Nuova ondata di Covid in Cina, e da noi? Gli esperti: nessun allarme

E da noi? Niente panico, si affrettano a rassicurare i virologi, per una volta tutti concordi da Bassetti alla Gismondo.  Mentre Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, spiega all’Adnkronos Salute perché non è il caso di allarmarsi per il riverbero di una nuova ondata di casi Covid che già ha allertato la Cina.

Ecco perché l’ultima variante Omicron non ci deve preoccupare

In sintesi, spiega l’esperto, «la variante XBB.1.5 o Kraken, differisce da XBB.1 per l’aggiunta di una mutazione F486P nella proteina Spike. Questa mutazione probabilmente può rendere la nuova variante leggermente meno immunoevasiva della sua antenata XBB.1. Ma più contagiosa, probabilmente perché aumenta l’affinità di legame con il recettore cellulare umano Ace-2. Ossia: evolutivamente differisce per una mutazione che la rende diversa dalle precedenti, ma è tutto nella norma delle sottovarianti e delle forme ricombinanti di “Omicron family”».

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