Pnrr, la “ricetta” di Fitto divide il Pd. Bonaccini: «Bene il ministro». Ma per De Luca «è il nulla»

29 Mag 2023 19:04 - di Francesca De Ambra
Fitto

Chi giura sull’esistenza del partito dei governatori è pregato di ricredersi. Non solo non esiste quello trasversale ma neppure quello di schieramento. Prendete l’emiliano Stefano Bonaccini e il campano Vincenzo De Luca, tutti e due del Pd. Entrambi hanno incontrato oggi il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto per fare il punto su Pnrr, ma diametralmente opposto è il loro giudizio: positivo quello di Bonaccini, negativo quello di De Luca. Siamo in democrazia, ci mancherebbe, ma l’impressione è che il tasso di strumentalità politica resti molto alto anche quando in gioco non ci sono i partiti ma la filiera istituzionale. Non si spiega altrimenti la distanza tra le due valutazioni.

Fitto incontra i governatori dem

Se infatti per il governatore dell’Emilia-Romagna «l’incontro con il ministro Fitto è andato molto bene», quello della Campania ha utilizzato una prosa alla Fortebraccio (corrosivo corsivista de l’Unità) per dire la sua su Facebook. Eccola: «Si è svolto questa mattina un incontro con il ministro Fitto relativo ai Fondi Sviluppo e Coesione. Il nulla». È di tutta evidenza che il desolante commento di De Luca mal si sposa con la speranzosa attesa manifestata da Bonaccini, che, per altro, come da lui stesso ricordato, con Fitto aveva già parlato qualche giorno, in occasione dell’arrivo di Ursula von der Leyen e della presidente Meloni nel sorvolo delle zone alluvionate.

Il presidente dell’Emilia-Romagna: «Pronti a spendere i soldi»

Il che rende la valutazione del presidente dell’Emilia-Romagna molto più attendibile. «Da un lato – ha infatti ricordato Bonaccini – il ministro ha confermato la volontà di arrivare prima possibile a un accordo con le Regioni sui cosiddetti fondi di sviluppo e coesione. Per noi – ha sottolineato – vorrebbe dire centinaia di milioni a disposizione della Regione». Non è tutto. «Appena il ministro Fitto sarà pronto a sottoscrivere l’accordo – ha infatti proseguito Bonaccini -, noi saremo pronti con la destinazione dei progetti, gran parte dei quali andranno alla lotta al dissesto idrogeologico, alla ricostruzione di infrastrutture e dall’altra sulla rigenerazione urbana». L’esatto contrario, come si vede, del «nulla» lamentato da De Luca.

 

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