Ponte sullo Stretto di Messina: compiuto il primo passo verso una grande opera indispensabile
Il Ponte sullo Stretto di Messina, una delle opere di ingegneria più ambiziose e dibattute degli ultimi decenni, potrà finalmente diventare una realtà. Il progetto è stato al centro di numerose polemiche, ma sono molte le ragioni per credere che l’opera porterà notevoli benefici all’Italia.
Innanzitutto, creerebbe una nuova linea di comunicazione tra la Sicilia e il resto del paese, garantendo un collegamento stabile e costante tra le due sponde dello Stretto di Messina, eliminando il problema dei tempi di attesa e aumentando la possibilità di trasporto di persone e merci. Da non sottovalutare è l’impatto economico sulla regione circostante, con un incremento dello sviluppo e degli investimenti nell’area. Si prevede infatti che l’opera genererà un aumento considerevole del PIL, contribuendo in maniera significativa alla crescita economica del Paese.
Inoltre, la costruzione del ponte sarebbe un’opportunità per la realizzazione di un’opera di ingegneria di altissimo livello, che potrebbe rappresentare un punto di riferimento mondiale. Con la realizzazione di una delle opere più imponenti e tecnicamente avanzate del mondo, l’Italia potrebbe guadagnare prestigio e visibilità a livello internazionale.
Il collegamento stabile fra la Sicilia e la Calabria rappresenta un’opera prioritaria e di preminente interesse nazionale che è considerata strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto, nell’ambito del cosiddetto Corridoio scandinavo-mediterraneo. La sua realizzazione è dunque funzionale al processo di integrazione europeo sotto il profilo della libera circolazione dei cittadini e della politica comune dei trasporti.
Il Dl Ponte licenziato dalle Commissioni Ambiente e Trasporti seguirà il suo iter legislativo nei prossimi giorni. In poco più di un mese le Commissioni sono state in grado di concludere l’esame del provvedimento, senza sacrificare l’attività istruttoria, svolta grazie ad oltre 80 audizioni, propedeutica all’ascolto delle istanze provenienti dalla società civile, per una migliore formulazione e arricchimento del Decreto in conversione. Anche sotto il profilo emendativo è stato compiuto un notevole sforzo, per mezzo degli oltre 150 emendamenti esaminati, grazie ai quali sono stati integrati nel testo interventi per il fermo rispetto della legalità, per la trasparenza, nonché per la più ampia condivisione delle decisioni tra i soggetti interessati, garantendo, al contempo, la sostenibilità finanziaria dell’opera, la digitalizzazione delle procedure e l’applicazione delle migliori tecnologie. In merito all’arricchimento del DL nelle commissioni, vanno evidenziati almeno due aspetti essenziali: il rispetto della legalità e l’informazione.
Mi riferisco, rispettivamente, all’attribuzione ad un Comitato di coordinamento, istituito presso il Ministero dell’interno, del monitoraggio delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per la prevenzione e la repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa così come l’adozione di un “Piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte sullo Stretto” volto ad assicurare l’attuazione di iniziative permanenti di informazione e di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza sullo stato di avanzamento dell’opera, da svolgere in collaborazione con i competenti enti territoriali.
Il nostro Paese ha atteso troppo a lungo un’infrastruttura fondamentale com’è il Ponte sullo stretto di Messina e non può aspettare ancora. L’obiettivo del Governo e del Parlamento è quello di dotare la Nazione di un’opera sostenibile, all’avanguardia, funzionale che possa davvero unire, da un punto di vista infrastrutturale, l’Italia.
* Deputato di Fratelli d’Italia