Primo Maggio, i centri sociali festeggiano con insulti alla Meloni e bandiere Nato bruciate (video)
Bandiere della Nato e della Ue bruciate, un fantoccio con le sembianze di Giorgia Meloni con il braccio alzato nel saluto fascista, un altro che raffigura Ignazio La Russa con un manganello in pugno e altri ancora con diversi esponenti politici e di governo tra cui Matteo Piantedosi. Questo lo squallido show messo in scena, in occasione del Primo Maggio, a Torino, dalla marcia dei centri sociali e degli anarchici, che hanno sfilato nelle retrovie della manifestazione generale guidata dal sindaco della città Lo Russo. Il corteo dei centri sociali, più che al lavoro, viene definito “contro la guerra”, ma anche contro l’abolizione del Reddito di cittadinanza e vede in piazza San Carlo attivisti e militanti di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra anticapitalista, Autonomia-Contropotere, No Tav, Si-Cobas.
Il video della sinistra e dei centri sociali a Torino
La protesta di Fratelli d’Italia
“Alcuni cortei più che per il lavoro stanno manifestando contro il governo a prescindere, senza far mancare vergognosi atti estremi da condannare come quelli di Torino. Tra tutti però la dice lunga il fantoccio con cui hanno ritratto il premier. E’ offensivo non solo per il modo in cui viene ritratto, con tanto di braccio teso, ma per il fatto che anziché chiedere più lavoro si contesti la scelta della cancellazione del reddito di cittadinanza, un clamoroso fallimento sul piano occupazionale”, ha detto Augusta Montaruli, vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia.
“Ci sono frange della sinistra – prosegue – che evidentemente festeggiano se il lavoro non c’è e contestano quando il governo è all’opera per continuare a creare le condizioni di maggiore occupazione, mentre arrivano segnali positivi sulla crescita. La festa del primo maggio è quella dei diritti dei lavoratori ma il primo diritto è l’opportunità di accedere al lavoro, non al reddito di cittadinanza. Per questo è ancora più incredibile sentire polemiche persino sul consiglio dei ministri convocato oggi. Forse per troppo tempo qualcuno è stato abituato a pensare al primo maggio come momento in cui studiare come il lavoro bisognava evitarlo”, conclude Montaruli.
“A Torino va in scena il festival dell’ipocrisia: al corteo del Primo Maggio sfilano i manichini delle massime cariche dello Stato, tra cui il presidente Meloni e quello del Senato Ignazio La Russa, rei di aver eliminato il reddito di cittadinanza in favore di politiche attive in tema di lavoro e formazione. Al presidente Meloni, al presidente La Russa e agli altri esponenti del governo piena solidarietà”, dice Paola Ambrogio, senatore di Fratelli d’Italia e consigliere comunale di Torino.